LAVORO

Ericsson, sindacati pronti alla mobilitazione. Nel mirino lo smart working

Slc, Fistel e Uilcom denunciano l’estensione di un accordo firmato in Ericsson IT Solutions & Services anche ai lavoratori di Ericsson Telecomunicazioni. Ma l’azienda resta pronta al confronto sindacale

Pubblicato il 01 Apr 2021

smart working

I lavoratori di Ericsson pronti alla mobilitazione. Nel mirino di Slc, Fistel e Uilcom la sottoscrizione dell’accordo sullo smart working firmato con un’azienda del gruppo, la Ericsson IT Solutions & Services , che verrà esteso anche ai lavoratori dei Ericsson Telecomunizioni ma – denunciano le sigle – “in assenza di accordo sindacale”.

“Nel corso dell’ultimo incontro (con l’azienda ndr) – si legge nella nota congiunta di Slc, Fistel e Uilcom – si è discusso esclusivamente di smart working, senza trovare un accordo per esclusiva responsabilità aziendale che ha chiaramente espresso una visione arcaica e rigida del lavoro da remoto, molto lontana da una idea di lavoro agile che ci si aspetta da una multinazionale quale è Ericsson”.

Rigidità nella fruizione e nella regolamentazione delle giornate di lavoro da remoto, numero di giornate mensili decisamente insufficienti, nessuna tutela prevista per genitorialità e per lavoratori con familiari disabili i punti che, secondo i sindacati, non sono stati adeguatamente affrontati. “Alle rivendicazioni sindacali volte a ricercare soluzioni condivise che trovassero la giusta mediazione tra le istanze dei lavoratori e le esigenze aziendali, la risposta di Ericsson, che si era riservata di effettuare delle verifiche sulle proposte messe in campo dal sindacato, è stata quella di agire unilateralmente”, dicono.

Dall’azienda fanno sapere a CorCom che Ericsson è stata tra le prime in Italia ad abbracciare la filosofia dello smart working, firmando un anno prima dello scoppio della pandemia un accordo sindacale nel quale veniva riconosciuto anche il diritto alla disconnessione.

In vista del ritorno alla normalità, nel post-Covid, si è reso necessario innovare quella strategia per far diventare lo smart working “pilastro” del new normal. Per questo sono state avviate trattative con le rappresentanze sindacali delle telecomunicazioni e del commercio, con l’obiettivo di giungere a una nuova intesa.

Intesa raggiunta, ad oggi, in Ericsson IT Solutions & Services e che prevede 12 giorni al mese di smart smorking per i dipendenti.  Il modello proposto è volto a dare maggiore flessibilità e possibilità di organizzarsi in base ad esigenze di business che sono diverse nelle varie aree aziendali.

Come regolamento aziendale, fanno sapere ancora al nostro giornale, Ericsson Telecomunicazioni rende possibile dal 1° maggio l’applicazione dello smart working anche al proprio personale pur in assenza di un accordo collettivo, che si auspica possa quanto prima essere siglato anche con le organizzazioni sindacali delle telecomunicazioni.

I sindacati denunciano inoltre di non essere stati coinvolti nella definizione delle chiusure aziendali così come stabilito dall’articolo 31 del Ccnl delle Tlc.

“Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, preso atto delle azioni messe in campo da Ericsson Telecomunicazioni proclamano da subito lo stato di agitazione, invitando le strutture territoriali e le Rsu ad avviare un percorso assembleare che individui le opportune azioni di protesta da mettere in campo a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori e contro un atteggiamento aziendale irrispettoso delle norme, del contratto, delle sentenze dei tribunali, ma soprattutto della dignità dei lavoratori”.

L’azienda ricorda che ha avviato il confronto sindacale su tutti i temi agli inizi di marzo e che ritiene che un  confronto serio e costruttivo con le organizzazioni sindacali sia la base per la positiva risoluzione di qualsiasi criticità si possa manifestare.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati