IL REPORT

Ericsson: technology for good nuova frontiera della responsabilità sociale

Nel 2013 si è diplomato il primo gruppo di studenti del progetto Connect To Learn e i servizi della piattaforma di connessione per i rifugiati sono stati estesi all’emergenza siriana. Ecco i dettagli del 21° report sulla corporate responsibility

Pubblicato il 28 Lug 2014

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Business responsabile , Energia e Technology for Good. Sono questi i tre pilastri della 21° report sulla sostenibilità e corporate responsibility di Ericsson che analizza le performance dell’azienda nel 2013.

Ericsson – emerge dalla lettura del report – un approccio consolidato al business responsabile grazie a processi rigorosi di conformità; diverse soluzioni di efficienza energetica nel portfolio prodotti dell’azienda nonché la capacità di fornire l’accesso agli strumenti di comunicazione a un numero maggiore di persone, inclusi i rifugiati e gli studenti nelle aree più isolate.

“La sostenibilità è integrata sempre di più nella nostra strategia di business – sottolinea il ceo Hans Vestberg (nella foto) – Sono fermamente convinto che il nostro impegno nella Sostenibilità e nella Corporate Responsibility rafforzi la nostra competitività e le azioni che intraprendiamo oggi porteranno in futuro a risultati positivi per il business”.

Dal punto di vista del business responsabile, Ericsson è la prima azienda ad effettuare una valutazione completa dell’impatto sui diritti umani, in linea con i nuovi Guiding Principles on Business and Human Rights delle Nazioni Unite. L’accertamento portato avanti in Birmania ha avuto come conseguenza la necessità di dare priorità ad alcune aree di intervento, ma ha anche aiutato a costruire una solida base per l’azienda, ora operativa grazie ai recenti accordi commerciali stretti nel Paese.

Alla luce degli ultimi sviluppi internazionali riguardanti l’Iran, Ericsson ha deciso di non eliminare gradualmente le consegne di attrezzature. L’obiettivo è quello di mantenere i clienti attuali, prestando attenzione, allo stesso tempo, alla situazione dei diritti umani. Il Sales Compliance Board ha deciso inoltre di condurre un nuovo Human Rights Impact Assessment partendo da questi basi.

L’enfasi nel fare business in modo responsabile riguarda tutta la catena dei valori dell’azienda: a partire dalla supply chain fino ad arrivare alle operazioni proprie di Ericsson, incluso il processo di vendita, rispetto al quale il consiglio di Sales Compliance ha esaminato più di 200 casi solo nel 2013.

E’ attivo anche il programma anti-corruzione, e più di 85.000 dipendenti hanno già seguito un corso di formazione relativo alle policy e agli standard generali dell’azienda in materia.

“Questa area continua a guadagnare importanza per tutti i nostri stakeholder e noi siamo concentrati a costruire solide basi di responsabilità d’impresa all’interno dell’azienda – spiega Elaine Weidman-Grunewald, Head of Sustainability and Corporate Responsibility – Questo non significa che non accadranno più incidenti, ma che, quando succederanno, saremo in grado di attivare solidi processi operativi per gestirli al meglio”.

Per quanto riguarda l’energia e l’ambiente, Ericsson ha dimostrato miglioramenti nelle proprie attività e nei prodotti in funzione. E’ stato infatti fissato l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 30% per ogni dipendente entro il 2017. A fine 2013, la diminuzione è stata del 10% per ogni dipendente.

Esempi di soluzioni in questo ambito includono la Psi Coverage Solution, lanciata lo scorso anno, e il Radio Dot System. L’Ericsson Psi Coverage Solution è costituita da una singola unità radio in grado di fornire la stessa copertura 3G di una normale stazione base dotata di 3 unità radio. La Psi Coverage Solution è stata distribuita in 11 mercati nel 2013 e ha dimostrato di essere in grado di ridurre il consumo energetico del 40%.

Il Radio Dot System, che sta rivoluzionando la copertura indoor, riduce i fabbisogni energetici di più del 50% rispetto ai tradizionali Distributed Antenna Systems e prolunga la durata della batteria dei dispositivi degli utenti usati negli ambienti di lavoro.

I programmi di Technology for Good, che hanno l’obiettivo di incrementare l’accesso e l’accessibilità agli strumenti di comunicazione, hanno registrato significativi progressi nel corso del 2013.

Il progetto Connect To Learn si è notevolmente ampliato, fino a coinvolgere più di 40.000 studenti in 14 Paesi. Nel 2013, Ericsson si è concentrata nella definizione di una linea guida per misurare l’impatto del programma e ha pubblicato il Report Ict in Education.

Un altro importante programma è incentrato sull’obiettivo di fornire assistenza alle emergenze globali dei rifugiati che, secondo l’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), riguardano 42 milioni di persone. Alla fine del 2013, 250.000 persone risultavano registrate alla piattaforma mobile di Refugees United, che aiuta i rifugiati a cercarsi e a ritrovarsi fra loro. In risposta all’attuale crisi umanitaria in Siria e nei Paesi limitrofi, Ericsson ha recentemente annunciato il lancio del servizio insieme a 3 operatori: Zain in Giordania, Avea in Turchia e Asiacell in Iraq.

Nel corso dell’anno, Ericsson, Facebook e altri colossi della tecnologia hanno compiuto un ulteriore passo avanti per rendere effettivi i benefici della comunicazione mobile tramite l’annuncio di un’iniziativa globale chiamata Internet.org.

Inoltre, Ericsson ha fissato l’obiettivo di avere un impatto positivo su 2 milioni e mezzo di persone entro il 2016, attraverso tutte le iniziative di Technology for Good.

“Alla fine, un report sulla sostenibilità rappresenta solo un’istantanea sulla performance di un’azienda – conclude Weidman-Grunewald – Non entra nello specifico di tutte le persone, i processi e la governance aziendale che ci sono dietro. Il nostro grande focus per tutto il 2013 è stato quello di costruire delle solida fondamenta per i nostri programmi, in tutti i settori di attività riguardanti la Sustainability e la Corporate Responsibility”.

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