LA MISSIONE

ExoMars, gli italiani sulla rampa di lancio

Thales Alenia Space Italia “firma” i sistemi. Un contratto che vale 643 milioni

Pubblicato il 02 Lug 2013

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La crisi economica, e il taglio dei bilanci pubblici degli stati legato alla crisi certo non aiutano, ma nonostante tutto l’industria aerospaziale italiana tiene botta. Anche se non mancano difficoltà, a volte anche pesanti. Sembra cavarsela meglio di altri Thales Alenia Space, la società mista franco-italiana che produce e opera veicoli spaziali di cui Finmeccanica controlla il 33%. Come spiega l’Ad Elisio Prette, “non ci sono problemi, anche se il mercato mostra qualche rischio di rallentamento, ed i segnali più negativi riguardano il settore delle Tlc civili”. Per fortuna però una serie di operazioni avviate in anni passati stanno venendo a maturazione, e forniranno la benzina necessaria per superare questa stagione di vacche magre.


La prima e più significativa – l’annuncio ufficiale è stato dato al salone aerospaziale di Le Bourget – è la firma del contratto con cui l’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, ha affidato agli stabilimenti e strutture di Thales Alenia Space Italia lo sviluppo dei sistemi alla base della missione ExoMars, destinata a raggiungere Marte nel 2016 e nel 2018. La missione ExoMars prevede due fasi, entrambe condotte in collaborazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos: la prima è prevista nel 2016 e prevede il lancio di un orbiter e di un modulo dimostratore per la discesa e il rientro; la seconda, in programma nel 2018, prevede l’atterraggio di un rover destinato ad esplorare il suolo marziano e a perforarlo con un “trapano” tutto italiano.

Per Thales Alenia Space l’operazione Exomars vale in tutto 643 milioni di euro. Il programma sarà realizzato con la cooperazione internazionale dell’Agenzia Spaziale Russa Roscosmos, quale partner paritario nel progetto, che contribuirà con attrezzature ed esperimenti scientifici, ma soprattutto svilupperà il Modulo di Discesa della Missione 2018 e fornirà il servizio di lancio per entrambe le missioni con l’utilizzo del vettore Proton. Thales Alenia Space Italia è “Prime Contractor” industriale, occupandosi dell’intera progettazione delle due missioni. Non solo: per la missione del 2016 sta realizzando il modulo Edm (Entry and Descent Module), dimostratore tecnologico per l’ingresso e discesa su Marte, mentre la realizzazione del modulo orbitante Tgo (Trace Gas Orbiter) avverrà nel sito francese di Cannes di Thales Alenia Space. Per la missione 2018 si occuperà invece dello sviluppo del sistema di navigazione e guida del Carrier Module e del Modulo di Discesa, del progetto del sistema Rover, inclusa la realizzazione del Laboratorio Analitico, comprendente il sistema di perforazione e di raccolta campioni dal suolo marziano nonché la sua integrazione con il Rover. Per il momento, il primo lancio è previsto per il gennaio 2016, il secondo per il maggio del 2018.


A parte Exomars, le fabbriche italiane di Thales Alenia Space, possono contare anche su un altro progetto europeo, la missione scientifica Euclid, con la quale l’Esa si prepara a raccogliere dati sulla materia oscura. Per adesso sembra garantita anche l’importante commessa per la nuova generazione della costellazione di satelliti “duali” (cioè a uso civile ma anche e soprattutto militare) Cosmo SkyMed, fortemente voluti dalla Difesa, che assicureranno lavoro dal 2016. E anche se non si potrà più contare sulle commesse per produrre moduli pressurizzati per la Stazione Spaziale Internazionale o per il cargo europeo Atv, andrà a regime la costruzione di quelli per il cargo privato americano Cygnus.

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