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Fibra, l’Italia raddoppia: 5 milioni di case passate

Stando ai dati forniti dagli operatori ed elaborati dal Corriere delle Comunicazioni, le unità abitative in cui è possibile il servizio ultrabroadband sono il doppio rispetto a un anno fa. Colpo di acceleratore grazie alla tecnologia Fttc

Pubblicato il 05 Mar 2013

Alessandro Longo

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Telecom Italia e Fastweb hanno premuto sull’acceleratore e ora insieme coprono quasi 5 milioni di case (“unità abitative”), secondo stime del nostro giornale su dati degli operatori. Erano solo 2,5 milioni l’anno scorso, secondo Idate.

Un raddoppio, quindi. E’ un obiettivo da anni atteso e rinviato: anche l’Italia si sta dotando di un’ampia rete in fibra ottica, arrivando ora circa agli stessi livelli della Francia, per numero di case coperte. Con una differenza, però: in Italia tutte le nuove coperture sono in fibra ottica fino all’armadio (Vdsl2), circa 2,5 milioni di case. Gli oltre 5 milioni di case coperte in Francia sono invece tutte in tecnologia fiber to the home/fiber to the building, che assicura una velocità superiore (almeno al momento) rispetto al Vdsl2. La Germania, grazie al fiber to the cabinet di Deutsche Telekom, è già a quota 12 milioni di case; il Regno Unito, con BT, è a 13 milioni.

Ma tant’è: l’Italia ha ripreso il cammino della fibra, scommettendo sul fiber to the cabinet. Telecom fa sapere di coprire 2,4 milioni di unità immobiliari in 31 città (Roma, Torino, Napoli, Milano, Genova, Bologna, Bari, Catania, Venezia, Firenze, Padova, Palermo, Verona, Ancona, Bergamo, Brescia, Como, Brindisi, Perugia, Reggio Emilia, Treviso, Udine, Monza, Forlì, Varese, Taranto, Pisa, Prato, Catanzaro, Vicenza e Pescara). Diventeranno 100 entro il 2014 per una copertura di circa 6 milioni di unità immobiliari (corrispondenti al 25 per cento della popolazione), per salire a 125 città entro il 2015, cioè circa 8 milioni di unità immobiliari (pari al 35 per cento della popolazione). Va detto che Telecom vende per ora i servizi solo in quattro città, dovendo aspettare i tempi tecnici della normativa (circa due mesi da quando pubblicherà il nuovo listino all’ingrosso).

Di quei 2,4 milioni, circa 500 mila sono con fibra nelle case (a Milano), il resto è Vdsl2, tecnologia che dominerà tutta questa fase di coperture. Solo in una seconda, in base alle esigenze della domanda, Telecom metterà altra fibra nelle case.

Fastweb ieri ha lanciato i primi servizi Vdsl2 a Brescia, Livorno, Monza, Pisa, Varese e Verona, dove sarà su 500 mila case. Ha avviato la vendita del Vdsl2, ma l’effettiva attivazione sarà dal prossimo mese.

La copertura Fastweb con fibra nelle case è su 2 milioni a Milano, Roma, Torino, Genova, Bologna, Bari e Napoli. I due operatori sono più o meno pari, al momento, per copertura, ma Telecom intende correre più veloce su Vdsl2. Fastweb coprirà un totale di 3,5 milioni di case nel 2014, quando avrà la fibra in 20 città (Pisa, Varese, Monza, Livorno ,Verona, Brescia, Torino, Bologna, Palermo, Roma, Bari, Ancona, Reggio Emilia, Trieste, Padova, Bergamo, Venezia, Genova, Firenze). A Torino, Bologna, Roma, Bari e Genova, già coperte dalla rete storica in fibra nelle case, Fastweb farà ulteriore copertura in Vdsl2.

L’operatore quindi, se difetterà in copertura con Telecom, cercherà di batterla nei prezzi, con canoni inferiori di circa 10 euro al mese. Da ieri vende il Vdsl2 allo stesso prezzo dell’Adsl (25 euro al mese per un anno e dopo 45 euro, telefonate incluse) e della fibra nelle case. Un canone unico, quindi, a prescindere dalla tecnologia. La velocità Vdsl2 è di 20/10 Megabit, per famiglie e micro business, contro i 30/3 Megabit di Telecom Italia (a 50 o 59 euro al mese, dopo sei mesi a 40 o 49 euro), sebbene la tecnologia sia la stessa. “Poi, successivamente, come per le città Fiber to the home, venderemo l’opzione fino a 100 Mbps in download e 10 in upload”, spiegano dall’operatore. Ergo, anche su Vdsl2 sarà possibile arrivare a 100/10 Megabit, ma con un sovrapprezzo. Fastweb dovrà utilizzare il vectoring, per portare i 100 Megabit su Vdsl2, tecnologia software che azzera il rumore in ambiente cavo e quindi lo rende un migliore strumento trasmissivo del segnale. Questo, però, solo nei prossimi mesi: il vectoring non è una tecnologia standard, quindi Fastweb e Telecom dovranno stare attenti a adottare apparati Vdsl2 che siano compatibili tra loro (pena il decadimento delle prestazioni sui doppini degli utenti). Per di più, Telecom deve aspettare il via libera dell’Agcom al vectoring (che ostacola l’accesso dei concorrenti alla sua rete). Sappiamo che i due operatori useranno propri armadi, vicini ma separati.

A completare il quadro arriveranno a giorni le offerte Wind e Fastweb, su rete Metroweb, per ora solo a Milano, e a 100 Megabit. F2i/Metroweb ha dichiarato che intende coprire, con fibra nelle case, 30 città (25 per cento della popolazione) entro il 2015.

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