Fibra ottica, in Italia domanda al palo nelle aree cablate

Secondo i dati del Fiber to the Home Council Europe sono 2,5 milioni le abitazioni raggiunte dai cavi, un dato che supera la media europea, ma appena 348mila gli utenti abbonati, pari ad una penetrazione del 13%. La svolta? “Potrebbe arrivare con un progetto di respiro nazionale”

Pubblicato il 13 Gen 2011

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Nonostante per diversi anni l’Italia abbia manifestato una
crescita lenta, il nostro paese resta uno dei più grandi mercati
nel campo della fibra ottica in Europa. A fine dicembre 2010, sono
oltre 2,5 milioni le abitazioni cablate e 348 mila gli abbonati che
utilizzano la fibra ottica. Questi sono i dati preliminari rivelati
oggi da Ftth (Fiber to the Home) Council Europe durante la
conferenza stampa tenutasi questa mattina.

I dati, raccolti per Ftth Council Europe su base semestrale dalla
società di ricerche Idate, mostra che il numero di abbonati in
fibra ottica in Italia è all’incirca il 13,7% del totale del
numero delle abitazioni cablate. La situazione è destinata a
migliorare notevolmente se il progetto "Fibra per
l'Italia" sarà portato avanti. Tale progetto, lanciato
congiuntamente da Fastweb, Vodafone e Wind, punta diffondere la
fibra ottica raggiungendo 20 milioni di persone nelle 15 più
grandi città d’Italia entro il 2015. L’iniziativa è partita
come progetto pilota a Luglio 2010, nel quartiere residenziale di
Collina Fleming a Roma e ha coinvolto 7000 abitazioni.

Telecom Italia ha inoltre annunciato che collegherà 138 città con
la fibra ottica entro la fine del 2018. Inoltre, sette operatori di
telecomunicazioni italiani, compresa la stessa Telecom Italia,
hanno recentemente annunciato un protocollo d'intesa con
l'intenzione di creare un’infrastruttura nazionale in fibra
per l’accesso aperto nelle aree che nessun operatore ha ancora
cablato.

"Milano è la città natale della fibra ottica in Italia. –
dichiara Luigi Rossi Bernardi, Assessore alla Ricerca, Innovazione
e Capitale Umano del Comune di Milano che oggi ha aperto con il suo
intervento la conferenza stampa – Oltre 10 anni fa, Fastweb ha
unito le forze con AEM (oggi A2A) per costruire questa
straordinaria rete che oggi ci offre possibilità illimitate di
comunicazione, di progresso e di innovazione".

"Siamo lieti che gli operatori italiani abbiano deciso di
collaborare tra loro per creare reti in fibra ottica in un quadro
di reciproco vantaggio, soprattutto in questo anno in cui sarà
proprio l’Italia ad ospitare il nostro evento più
importante", aggiunge Hartwig Tauber, direttore generale di
Ftth Council Europe. "Questo è un esempio ispiratore di come
gli operatori possano lavorare insieme per rendere la fibra ottica
una vera e propria realtà, pur mantenendo un mercato competitivo
in termini di servizi. Ci auguriamo che un ampio pubblico prenderà
parte a Ftth Conference 2011 per conoscere i più recenti sviluppi
nel settore".

Ftth Conference si svolgerà presso il Centro Congressi della Fiera
di Milano, il 9 e 10 febbraio 2011 e avrà come tema la
"Creazione di un futuro più luminoso". L'evento
metterà in evidenza i molteplici modi in cui la fibra ottica può
creare vantaggi sociali, economici e ambientali.

L’Europea Ftth Conference è il più grande evento dedicato alla
fibra ottica nel mondo. La quota d’iscrizione comprende
l'ingresso a tutte le sessioni previste durante l’evento,
l’ingresso gratuito alla parte espositiva, alla ristorazione, a
tutta la documentazione stampata e l'accesso online alle
presentazioni che saranno rese disponibili a fine evento.

Per maggiori informazioni e registrarsi a FTTH Conference 2011 è
possibile visitare il seguente sito: http://ftthconference.eu/.

L'Italia è in graduatoria fin dalla prima edizione del 2006,
ma non mostra un'evoluzione nella copertura di nuova fibra
ottica. L'Italia perde ancor più colpi guardando
all'ultimo triennio, nel quale ha perso ben dieci posizioni nel
ranking della fibra ottica. E nel contempo i paesi baltici e
dell'Est corrono. Slovenia, Slovacchia, Bulgaria, Repubblica
Ceca ma anche Russia, Romania e Lituania spingono
sull'acceleratore. Per non parlare di Svezia, Norvegia, Olanda
ma persino Portogallo e Francia sono meglio di noi.

"In Italia la situazione è differente – dice Hartwig Tauber,
direttore generale dell'Ftth Counicl Europe – Il progetto
pionieristico di Milano degli inizi di questo decennio aveva
portato l'Italia ai vertici dei Paesi che si dotavano
dell'infrastruttura in fibra, ma da allora non c'è stato
nessun passo in avanti.. Nel primo semestre del 2010, sono state
connesse solo poche migliaia di abitazioni. La maggiornaza sono
nuovi clienti della rete pre-esistente di Fastweb". E ancora:
"In Italia la percentuale di case che possiedono la fibra
ottica ha raggiunto un punto di stallo".

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