Formigoni: “Con Huawei non ho firmato nessun patto”

Il Presidente della Lombardia chiarisce: “Non è vero che la società cinese avrà fondi regionali in cambio di 100 assunzioni. Faremo un bando ma tutti potranno partecipare”

Pubblicato il 22 Nov 2010

Agevolazioni e contributi dalla Regione Lombardia per attirare
gli investimenti del gruppo di telecomunicazioni cinese Huawei
che si sarebbe impegnato, in cambio, ad assumere in sei mesi un
centinaio di giovani ingegneri italiani nei sui impianti
milanesi? "Nessun accordo di questo tipo – ha precisato il
presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni intervenendo
al convegno “Futuro Fotonico” organizzato da Alcatel Lucent
nella sua sede di Vimercate (Milano) – È vero che ho visitato
la sede di Huawei a Shenzhen (a fine ottobre ndr), ma non è vero
che per questo i finanziamenti della Regione andranno a
quell'azienda. Non ho usato nessuna moneta di scambio. Ci
saranno bandi regolari, aperti alla partecipazione di tutti, che
tutti potranno aggiudicarsi, senza preclusioni né decisioni
predeterminate". La stessa Huawei,
come già anticipato dal Corriere delle Comunicazion
i, aveva
già puntualizzato di aver dato la propria disponibilità alla
Regione ma non di aver ottenuto affidamenti di sorta.

Oggi, durante il convegno "Futuro fotonico"
organizzato da Alcatel-Lucent Italia, Formigoni sottolinea che
"Per garantire le direttrici delineate dalla strategia di
Europa 2020 è necessario creare un ecosistema dell'innovazione
in grado di favorire la valorizzazione economica della
ricerca".

Il punto di partenza è, per Formigoni, porre il tema della ricerca
e dell'innovazione come tema comune e trasversale alle
principali politiche, da quella ambientale a quelle sociali,
dell'istruzione e soprattutto della sanità, un'eccellenza
dove il sistema regionale ha raggiunto riconoscimenti a livello
nazionale e internazionale. Innovazione, dunque, come minimo comun
denominatore della politica regionale perché "si favorisca un
contesto sempre più dinamico in cui sia più facile e produttivo
insediare attività ad alto contenuto di innovazione. Per crescere
occorre creare circoli virtuosi che coniughino ricerca e
imprenditorialità, anche attraverso scambi di collaborazioni
internazionali".

In questa direzione Regione Lombardia si è mossa dando vita a
quattro distretti tecnologici, riconosciuti dal ministero della
Ricerca: nel 2004 quello sulle biotecnologie, Ict e nuovi
materiali, e nel 2006 quello sull'agroalimentare.
"Sosteniamo e promuoviamo questi distretti – spiega il
presidente – attraverso il protocollo di intesa firmato lo scorso
luglio con il Miur che consente di utilizzare un significativo
pacchetto di risorse per 60 milioni di euro destinabili a progetti
di ricerca e innovazione".

In attuazione di questo protocollo è in corso di definizione
annuncia Formigoni, "un accordo di programma" in materia
di ricerca per i settori dell'aerospazio, dell'edilizia
sostenibile, dell'energia, delle fonti rinnovabili e
dell'implementazione dei distretti tecnologici. A questi
interventi si aggiungono altri previsti per il 2009 e il 2010 che
hanno visto lo stanziamento di 80 milioni di euro che, attraverso
specifici bandi, consentiranno la mobilitazione di investimenti
complessivi per oltre 166 milioni di euro. Intervento deciso della
Regione, infine, sui fronti dell'internazionalizzazione e della
semplificazione: "Occorre che il nostro Paese – conclude
Formigoni – faccia uno scatto in avanti, una vera rivoluzione per
evitare che gi imprenditori siano costretti a sacrificare tempo per
inseguire una burocrazia sempre più invadente, incomprensibile e
sentita sempre più ostile".

A fine ottobre, in occasione della visita ufficiale del presidente
Formigoni in Cina, Huawei, produttore leader nel settore delle
telecomunicazioni, ha annunciato l'impegno di potenziare la
banda larga di nuova generazione su tutto il territorio regionale.
La società cinese investirà in Lombardia e assumerà un centinaio
di persone entro il 2011, in vista dell'apertura di una seconda
sede milanese al Lorenteggio. L'azienda è già operativa a
Segrate e conta 350 dipendenti in Italia.

La regione Lombardia è considerata cruciale per le attività di
innovazione e sviluppo di Huawei, come già testimoniato
dall'apertura del centro d'eccellenza globale sulle
tecnologie Microwave e del Core Innovation Centre a Milano.
Recentemente inoltre Huawei sta investendo, grazie alla partnership
con Vodafone, nella creazione a Milano di un Innovation Centre
finalizzato alla ricerca e all'implementazione di tecnologie e
servizi all’avanguardia.

Inoltre, Huawei ha annunciato la collaborazione con alcune
Università lombarde, quali il Politecnico di Milano e
l'Università di Pavia, sia per progetti di ricerca avanzata
che per finanziamenti di borse di studio che daranno la
possibilità agli studenti selezionati di svolgere
un'esperienza lavorativa presso i Centri di Ricerca di Huawei
in Italia e Cina. In particolare, Huawei ha il piacere di
collaborare con la Regione Lombardia per lo sviluppo delle
tecnologie ultra broadband sul territorio.

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