Francia, no del Parlamento all’accanimento contro il P2P

Pubblicato il 09 Apr 2009

Nuovo stop per la legge antipirateria voluta da Nicolas Sarkozy. Il
Parlamento francese ha respinto oggi, dopo un voto negativo
dell'Assemblea nazionale, il testo sulla «protezione della
creazione su internet», che prevede sanzioni per chi scarica file
illegalmente.

La maggioranza dei deputati ha detto no al progetto di legge che
solo martedì scorso era uscito dalla commissione mista paritaria
con un voto positivo.
Il risultato della votazione è stato di 21 voti contrari e 15
favorevoli, ha fatto sapere il presidente di seduta
all'Assemblea, Alain Neri.

Così il testo è stato respinto anche da alcuni componenti della
stessa maggioranza, Jean Dionis du Sejour (Nuovo Centro) e Nicolas
Dupont-Aignan (ex Ump) che hanno alzato la mano contro il testo,
insieme a deputati dell'opposizione.
Dionis du Sejour, come altri deputati della coalizione al governo,
protestava in particolare contro l'inasprimento del testo da
parte della commissione mista paritaria su pressione del
Senato.

La disposizione centrale del progetto di legge, voluta dal
presidente Nicolas Sarkozy, infatti, prevedeva di sanzionare il
download illegale con un taglio dell'accesso a internet tra i
due mesi e un anno.
Alla commissione di martedì sera, invece, i parlamentari avevano
introdotto una disposizione soppressa dall'Assemblea. Il
pagamento dell'abbonamento da parte degli utenti anche in caso
di taglio dell'accesso, definito una «duplice punizione» dai
critici del testo. «È meraviglioso. Abbiamo condotto un lotta
accanita», ha risposto il deputato dell'opposizione
Jean-Pierre Brard. «Ancora una volta si può vedere il
dilettantismo del governo e del Ministro della Cultura» ha
affermato da parte sua, Dupont-Aignan.

Il voto in Parlamento era considerato una formalità, dopo la
riunione dell’Assemblea, all'inizio della settimana. Così
non è stato. Nonostante il no di oggi, resta comunque in piedi
gran parte del testo del disegno di legge che segue già da
parecchi mesi l’iter parlamentare, il cui nodo fondamentale sta
nella creazione di un’Autorità per la diffusione delle opere e
la tutela dei diritti su Internet, l’Hadopi. Questo organo ad hoc
avrà la responsabilità di accogliere le segnalazioni degli autori
sugli atti di pirateria perpetrati a loro danno e avvisare per due
volte gli utenti-pirati. Al terzo avviso saranno gli stessi
provider di Internet a staccare il collegamento alla Rete ai
recidivi.

Il governo può ora ritirare la legge, o organizzare una nuova
lettura del testo così come era stato votato dall’Assemblea da
parte dei deputati, perciò senza l’ultimo inasprimento, ha
annunciato Roger Karoutochi. Solo a quel punto il testo potrebbe
essere seguito da una nuova lettera al Senato.
Se i senatori non approveranno il testo adottato dai deputati, il
voto diverrà veramente definitivo. In caso contrario, il testo
tornerà per un'ultima «navetta» all'Assemblea, che
potrà avere l'ultima parola.

«Questo voto è volto a ritardare l'adozione del testo, ma non
lo blocca – ha detto Karoutchi perché comunque il progetto di
legge verrà votato dopo la pausa di Pasqua». Karoutchi ha
attaccato anche il modo di fare della sinistra, «nascondere i
parlamentari e non entrare nell’aula al momento del voto per
falsare la realtà di un dibattito e il voto». Per Karoutchi
questo «è un duro colpo per la creazione artistica e per gli
artisti francesi».

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