L'APPROFONDIMENTO

Banda ultralarga, Cambium Networks: “Sbloccare i 60 GHz” 

Fabio Troi, Regional Sales Manager Emea-Carriers: “Le onde millimetriche fondamentali per sostenere la digitalizzazione e colmare i gap nelle aree bianche e grigie tramite Fwa, con implementazioni non invasive e a costi contenuti. Ma l’Italia è in ritardo sull’aggiornamento del Pnrf e il Piano Italia a 1 Giga non consente alle telco di usare questa banda”

Pubblicato il 15 Giu 2022

Patrizia Licata

WiFi Calling

Le radio frequenze rappresentano una delle risorse più preziose per la transizione digitale e una delle porzioni di spettro su cui gli internet provider e gli operatori di rete fissa concentrano oggi l’attenzione è quella dei 60 GHz, perché può sostenere le implementazioni Fixed Wireless Access (Fwa) che aiutano a portare la banda larga laddove non è possibile arrivare con la fibra ottica. L’Italia, però, è in ritardo: la consultazione pubblica sull’uso futuro della banda di frequenze a 60 GHz svolta dal Mise nel 2020, non ha portato al previsto aggiornamento del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze (Pnrf), lasciando di fatto in stand-by l’adozione delle misure necessarie a dare piena attuazione alla Decisione Ue sull’uso di questa banda di frequenze, il cui termine è scaduto da due anni e mezzo.

“Nello scenario attuale, caratterizzato da un forte ‘atlantismo’ dei fornitori di tecnologie e da una necessità sempre maggiore di garantire la sicurezza delle reti, le frequenze a onde millimetriche, tra cui i 60 GHz, rappresentano un asset strategico”, evidenzia a CorCom Fabio Troi Regional Sales Manager Emea-Carriers, di Cambium Networks, fornitore globale di tecnologie wireless. “I lunghi tempi di pubblicazione del Pnrf e, soprattutto, il considerevole ritardo nel rilascio della banda 60 GHz stanno arrecando un danno al mercato nazionale”. C’è un ulteriore aspetto: “Gli attuali piani governativi, come il Piano Italia a 1 Giga, non consentono agli operatori di utilizzare frequenze come i 60 GHz per la realizzazione dei piani infrastrutturali, favorendo solo lo sviluppo della fibra”.

I 60 GHz per abbattere il digital divide

L’attenzione di Cambium Networks  – ed anche l’associazione degli internet provider Assoprovider si è già espressa in questo senso – si concentra sulla richiesta di autorizzazione all’immediato utilizzo delle frequenze in banda 57-71 GHz (la cosiddetta banda a 60 GHz), secondo le modalità indicate nella bozza di revisione del Pnrf. Nell’Unione europea sono già 19 i Paesi che hanno reso disponibile, su una base non esclusiva, la banda 57-71GHz, in ottemperanza alla Decisione 2006/771/CE e successive modifiche. L’Italia, invece, è in ritardo sulla definizione delle modalità di impiego di questa porzione di spettro.

“I 60 GHz per l’Fwa sono una soluzione già implementata in diversi Paesi, che porta velocità da Gigabit e permette di connettere l’ultimo miglio. Cambium l’ha già testata anche in Italia, a Roma, nell’unico trial autorizzato al Mise, superando, come da aspettativa, il Gb”, afferma Troi. “Con i 60 GHz, infatti, possiamo fare un salto in avanti e lavorare ancora più in sinergia con l’Fttc, ovvero la fibra all’armadio in strada, per poi procedere con il cablaggio Fwa. Si risparmiano i costi delle implementazioni in fibra in aree difficili da raggiungere, si saltano i passaggi burocratici necessari per gli scavi e si dà connettività veloce all’utente finale, spesso situato nelle aree in digital divide”.

L’appello al Mise per il rilascio delle onde millimetriche

Cambium Networks ha espresso la sua posizione anche in una lettera inviata alla Sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico Anna Ascani, in cui si sottolineano gli impatti del ritardo italiano e si sollecita la revisione del Piano sulle frequenze. “Sul mercato italiano delle soluzioni di Fixed Wireless e Wifi operano migliaia di distributori, integratori di sistemi e professionisti capillarmente presenti sul territorio e che lavorano per portare la connettività veloce nelle famiglie e nelle piccole imprese anche nelle aree bianche e grigie. Il rilascio dei 60 GHz è strategico per questa filiera così come per la digitalizzazione del Paese”, sottolinea Troi.

Se non fosse possibile la revisione immediata del Pnrf, Cambium chiede al Mise di “sopperire nel frattempo alle esigenze del mercato dando esecuzione, in via anticipata, alla regolazione di quelle bande di frequenza le cui modalità di utilizzo avrebbero dovuto essere recepite nella legislazione nazionale già da tempo”.

Più efficienza per le applicazioni industriali

La velocità da Gigabit rende tra l’altro più efficiente l’impiego dell’Fwa per gli usi commerciali e industriali, in alternativa o insieme al 5G: con soluzioni integrate con i 60GHz si possono implementare tecnologie come l’IoT e l’IIoT (Industrial Internet of things), ma anche abilitare la didattica a distanza, le soluzioni per l’hospitality e il turismo digitale e di sicurezza e videosorveglianza che richiedono il trasporto di grandi quantità di dati. “Sono tutti casi d’uso dove si fa ampio impiego dei collegamenti Wifi perché offrono costi più contenuti e non richiedono installazioni invasive né innalzamento degli attuali limiti sulle emissioni elettromagnetiche”, sottolinea Troi.

L'”anomalia” nel Piano Italia a 1 Giga

Secondo Cambium i 60 GHz si prestano ad essere allocati con modalità diverse, dallo spettro licenziato a non licenziato passando per il light-licensed, e potrebbero dunque rientrare anche nello spettro destinato agli operatori per il Piano Italia a 1 Gigabit, che prevede solo l’uso di spettro licenziato. “La decisione europea prevede che questa banda possa essere usata dagli operatori, ma il Piano Italia a 1 Giga rappresenta una sorta di anomalia – afferma Troi -. Il Mise non ha ancora deciso come allocare le onde millimetriche, ma se opterà solo per la formula non licenziata i 60 GHz sarebbero esclusi dal piano per la connettività veloce, al quale potrebbero invece dare un importante contributo”.

Le tecnologie Cambium al servizio del Paese

Cambium, in qualità di fornitore di tecnologie wireless, ha sviluppato in questi anni la soluzione cnWave a 60 GHz in svariati Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Malesia e Porto Rico, riuscendo così ad offrire velocità multi-gigabit. “La possibilità preclusagli di fornire le medesime soluzioni anche in Italia, in considerazione di una concessione al libero uso di tali frequenze che tarda ad arrivare, sta inficiando negativamente sui piani di copertura di molti operatori e, conseguentemente, sul benessere del mercato”, afferma il provider nella lettera alla Sottosegretaria Ascani. Cambium ritiene “prioritario” che il ministero consenta la messa a disposizione di una banda come quella a 60 GHz, “in grado di supportare livelli di connettività equiparabili a quelli di una Vhcn (Very High Capacity Network) ma con costi infrastrutturali notevolmente inferiori rispetto alla fibra”.

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