Ftth per la zona industriale di Affi

Pubblicato il 25 Nov 2014

Sono in corso d’opera i lavori di posa di una modernissima rete in fibra ottica FTTH (Fibre To The Home) nella zona industriale “Sottomoscal” di Affi. La fibra è realizzata da Brennercom. Tutte le quattrocento imprese dell’area potranno essere collegate direttamente alla nuova infrastruttura. I lavori saranno completati entro marzo 2015. Ad Affi si sta replicando ciò che nel 2013 Brennercom ha realizzato a Nogarole Rocca (VR) e a Pegognaga (MN): un’infrastruttura di rete di ultima generazione, che è stata realizzata portando la banda ultralarga dalla propria dorsale, lungo l’Autostrada del Brennero, attraverso i rispettivi caselli, mentre i Comuni hanno messo a disposizione le tubazioni di proprietà.

Solo un anno fa un gruppo di sindaci del Veronese aveva incontrato Brennercom al convegno “La fibra ottica: autostrada digitale per una città intelligente”. Consapevoli che la diffusione della cultura digitale e la dotazione di infrastrutture abilitanti sono asset fondamentali per la competitività delle imprese e lo sviluppo di Smart Cities, i sindaci avevano espresso il forte interesse ad avviare un tavolo di lavoro per portare in modo omogeneo, sul territorio provinciale, la connettività veloce.

“Siamo orgogliosi di poter realizzare quest’infrastruttura. Ringrazio il Sindaco Roberto Bonometti e i suoi collaboratori di essersi adoperati affinché venissero messi a disposizione, ove possibile, pozzetti e cavidotti esistenti, nei quali è stata infilata la fibra collegata ai diversi apparati, contribuendo in tal modo all’abbattimento dei costi” ha dichiarato Karl Manfredi, amministratore delegato di Brennercom.

“Abbiamo iniziato il nostro impegno amministrativo mettendo al centro il cittadino e il miglioramento della sua qualità della vita, abbiamo creato percorsi pedonali, ciclabili, zone per il relax e investito in energie alternative per abbattere il CO₂2 presente nell’aria. Con questo progetto facciamo un grande passo avanti per la modernizzazione della nostra comunità, per la competitività delle nostre aziende e delle nostre infrastrutture. La nostra vita sempre più alla ricerca della tecnologia riceve oggi delle risposte importanti sul territorio. Ringrazio i collaboratori del loro impegno (l’Assessore Gianmarco Sacchiero in particolare) e ringrazio Brennercom che ha voluto investire nel nostro territorio. Per la comunità di Affi è una grande opportunità. Spero che la rete in fibra ottica venga apprezzata ed utilizzata da tutti“ ha commentato il sindaco Roberto Bonometti.

“Quanto queste infrastrutture siano importanti è dimostrato anche una delle ultime operazioni del Governo, che pochi giorni fa ha inviato a Bruxelles il piano per la banda ultralarga: il progetto prevede, entro il 2020, di dare i 30 Mega al 100 per cento degli italiani e i 100 Megabit all’85 per cento della popolazione. Le reti in fibra sono strategiche anche per la Pubblica Amministrazione, non soltanto per le imprese. La stessa Agenda per la semplificazione della Pubblica Amministrazione passa per una rete ultraveloce. È, infatti, il network che fa nascere i servizi innovativi: senza una connessione veloce, potente e sicura nessun servizio di nuova generazione può essere possibile. Migliore è la qualità della rete, migliori sono le prestazioni” ha aggiunto Manfredi. In quanto a rete, Brennercom dispone di un proprio backbone ottico ad alta velocità tra Milano, Verona, Bolzano, Innsbruck e Monaco. E non solo: l’azienda possiede una delle più avanzate infrastrutture di data center esistenti in Italia, perfettamente idonee ad ospitare i dati della Pubblica Amministrazione. Due data center, localizzati uno a Bolzano e uno a Trento, operano in completa ridondanza (in qualunque dato momento ciascun data center è lo ‘specchio’ esatto dell’altro) e in perfetta simultaneità grazie a configurazioni cluster e a una super-autostrada informatica che li unisce con la tecnologia DWDM a 100Gigabit (100 miliardi di bit al secondo, latenza di 1 millisecondo su 60 km), tra le più avanzate del mondo. Tutto ciò garantisce i massimi livelli di sicurezza attualmente disponibili. L’azienda dispone, inoltre, di un terzo data center a Innsbruck.

E proprio la sicurezza e la protezione dei dati, insieme con il controllo della rete di comunicazione, sono le carte che Brennercom mette sul tavolo. “Garantiamo la protezione dell’informazione, sicurezza fisica e logica, e poniamo particolare attenzione agli aspetti della privacy e della flessibilità. Le informazioni sono conservate unicamente nei data center di Bolzano e Trento, quindi sottoposti esclusivamente alle normative italiane ed europee, a tutela della privacy e in linea con le più severe certificazioni” ha spiegato l’amministratore delegato. L’operatività fornita attraverso i due data center contribuisce alla realizzazione dei più stringenti schemi di backup e di disaster recovery per la protezione fisica delle informazioni.

Infatti, i data center di Brennercom hanno ottenuto punteggi record nella certificazione Ansi/Tia/Eia 942 per la sicurezza fisica: tutti a livello Tier 4 e Tier 3 (con un rapporto 3 a 1), standard che corrispondono rispettivamente a meno di mezz’ora e di un’ora e mezzo di downtime in un anno intero. Inoltre, Brennercom ha ottenuto la certificazione Iso/Iec 27001:2005 che definisce i requisiti di un adeguato sistema di gestione della sicurezza delle informazioni nelle tecnologie dell’informazione. Le soluzioni realizzate in collaborazione con Emc, leader nello storage management, comprensivi di sistemi di deduplica Emc-Avamar, permettono di creare invece le piattaforme più premianti ai fini della business continuity, come quelle basata su EMC V-Plex, per la scrittura parallela dei dati sui dischi e la successiva lettura. “Facciamo della trasparenza a tutti i livelli uno dei punti di forza della nostra offerta cloud, che non è nelle nuvole, ma è qui, e la si può toccare con mano” ha concluso Manfredi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati