SPONSORED STORY

Fwa killer application del 5G a onde millimetriche

La soluzione è complementare alla copertura in Ftth nelle aree a bassa densità. L’analisi di Guido Garrone, Cto di Eolo

Pubblicato il 08 Set 2021

Guido Garrone

Ceo Network Division di Eolo

GGarrone_EOLO

La rilevazione dell’Osservatorio Agcom (N.2/2021) pubblicata a luglio 2021 evidenzia un significativo incremento degli accessi a banda ultralarga. In particolare, crescono in modo molto importante Ftth e Fttc, anche come sostituzione delle linee Adsl, in riduzione inarrestabile.

L’Fwa si conferma in crescita come tecnologia non più emergente ma sostanziale per offrire servizi a banda ultralarga, avendo contribuito significativamente nel corso di tutta la pandemia ad assicurare accessi di qualità alla rete, soprattutto nei Piccoli Comuni e nelle zone in Digital Divide. In tale contesto Eolo cresce come quota di mercato e volumi complessivi.

La crisi sanitaria ed economica provocata dal Covid – pur nella sua drammaticità – ha quindi avuto anche dei lati positivi, donando impulso straordinario alla digitalizzazione del Paese, incrementando il numero di accessi a banda ultralarga ma, soprattutto, il loro utilizzo grazie a smart working, Dad, streaming e gaming; le reti hanno retto a questo incredibile aumento di traffico che, anche dopo i vari lock-down, non è più significativamente calato.

E’ necessario però continuare a muoversi velocemente in questa direzione, perché il Digital Divide penalizza ancora molti cittadini e molte aziende. Secondo l’Istat nel 2020 ancora un terzo delle famiglie italiane non disponeva di computer e accesso a Internet da casa.

L’azione del Governo, come già visto nel corso della campagna vaccinale, si sta mostrando concreta e pragmatica. Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza la promessa è quella di un salto di qualità nel percorso di modernizzazione dell’Italia. I soldi ci sono: il Governo ha deciso di investire ben 40,32 miliardi (il 27% dei fondi del recovery fund) sulla transizione digitale.

Al riguardo sono molto importanti le premesse del ministro Colao, che ha ribadito che lo Stato non deve giocare ma arbitrare la partita, nel rispetto della neutralità tecnologica e della concorrenza aperta e leale, stimolando lo sviluppo della rete per recuperare il gap del Paese rispetto agli standard europei.

In tal senso vanno letti i Piani “Italia a 1 Giga” e “Italia 5G” previsti dalla strategia di Governo per lo sviluppo della Banda Ultralarga finanziati dal Pnrr.

Fwa, è fixed o wireless?

Fwa significa Fixed Wireless Access ovvero accesso di rete fissa mediante onde radio. In un Paese come il nostro, orograficamente complesso e in ritardo in termini di copertura e penetrazione della banda ultralarga rispetto agli standard europei, l’Fwa sta prendendo rapidamente piede in termini di volumi e quote di mercato perché rappresenta l’unica valida alternativa per offrire servizi ad altissima capacità in tutte quelle aree dove non è tecnicamente o economicamente sostenibile la realizzazione di una rete cablata, sia quindi essa Fttc che Ftth.

D’altro canto, le linee guida del Berec in materia di mappatura geografica delle reti chiariscono che “nel caso di reti Fwa (Fixed Wireless Access), sia di tipo Nga che Vhcn, un’unità immobiliare si considera passed quando si trova in prossimità di una stazione radio base (ovvero in un sito in cui il livello di campo e di rapporto segnale/rumore consentono l’attivazione del servizio), tipicamente in visibilità diretta della stessa”.

È proprio sulla scorta di tali indicazioni che per le reti Fwa i criteri di pianificazione della rete sono quelli tipici della copertura radioelettrica ovvero, sempre citando il Berec: “Fwa architecture is different than fixed due to the intrinsic characteristics of wireless connectivity”.

In sintesi, data la copertura radioelettrica assicurata dalla stazione radio base, possiamo erogare un servizio di rete fissa via onde radio in modo semplice e veloce, portando un’unità radio dotata di una piccola antenna parabolica sul tetto dell’unità immobiliare target.

Diversamente, nelle reti cablate, la vendibilità delle cosiddette unità immobiliari passed è possibile solo quando la fibra è alla base o in prossimità dell’edificio e implica la successiva attivazione mediante cablaggio verticale dell’edifico o collegamento diretto dal punto di distribuzione della fibra all’unità immobiliare stessa; attività spesso molto onerose, lente e, talvolta, non fattibili.

Anche la mappatura delle reti effettuata da Agcom tramite il portale “Broadband Map” è estremamente chiara al riguardo: “In caso di reti Fwa, una data unità abitativa viene raggiunta quando è presente un punto di accesso (tipicamente un palo con antenna) nelle vicinanze, tipicamente in visibilità diretta con il sito dell’utente finale, e una potenziale offerta commerciale è accessibile agli utenti finali.”

Quali sono, dunque, i vantaggi?

Di fatto, considerato che il nostro paese conta quasi 8.000 comuni, la maggior parte dei quali – 6.500 circa – sotto i 10.000 abitanti, che costituiscono le cosiddette aree grigie e bianche, Fwa offre la possibilità di realizzare una copertura rapida ed efficiente soprattutto in quelle aree prossime ai centri storici dei Piccoli Comuni suddetti.

Non parliamo di volumi marginali ma, al contrario, molto significativi. Ne è dimostrazione il “Piano Aree Bianche” dove, nonostante lo stanziamento di poco meno di 3 miliardi di euro di fondi pubblici, si sta assistendo ad un significativo ridimensionamento della copertura Ftth ed un contestuale incremento di quella Fwa: il piano iniziale prevedeva, infatti, la copertura Fwa del 17% delle Unità Immobiliari complessive, successivamente aumentato al 26% secondo il Piano OF 2020-2023 e, allo stato attuale, rappresenta il 43% delle UI coperte dal Concessionario.

Sulla base della nostra esperienza di operatore Fwa “nativo” che opera sui territori in Digital Divide da oltre 15 anni, stimiamo che anche una percentuale tutt’altro che trascurabile delle aree grigie – quantificabile in circa il 25% – presenti caratteristiche orografiche e/o di densità abitativa del tutto analoghe a quelle delle aree bianche.

In particolare, passed non vuol dire connected, in una rete fissa, infatti, gli ultimi metri sono spesso i più duri e costosi da realizzare. Nel caso di reti Fwa anche questa problematica, quando la Line of Sight (LoS) tra stazione radio e tetto dell’abitazione è assicurata, è definita in modo economicamente certo.

Per tale motivo, al fine di raggiungere gli obiettivi di copertura indicati dal Governo, risulta indispensabile l’impiego dell’Fwa come soluzione complementare all’Ftth, laddove quest’ultimo non risulti tecnicamente fattibile e/o economicamente sostenibile.

Infine, è bene ricordare che si tratta di territori dove spesso le abitazioni non sono identificate da numero civico. Di fatto la mancanza di una corretta georeferenziazione è, a maggior ragione, un ulteriore punto di forza dell’Fwa che, grazie alla sua copertura radioelettrica, tipicamente da siti dominanti, è in grado di supplire a tale mancanza di informazione che creerebbe un ulteriore ostacolo ad una pianificazione di rete fissa ordinaria.

Fwa la killer application del 5G a onde millimetriche

La tecnologia Fixed Wireless Access ha una natura bivalente perché, dal punto di vista del servizio erogato al cliente finale, rappresenta una soluzione di connettività di tipo fisso, mentre dal punto di vista della pianificazione e progettazione della rete, essendo wireless, segue le medesime logiche delle reti mobili e ne condivide le stesse risorse frequenziali in ottica 5G. Infatti, diversamente da

quanto avvenuto per il 3G/4G, il 5G non rappresenta una mera evoluzione della rete mobile bensì un’evoluzione sistemica che interessa anche le reti fisse di tipo wireless (i.e. Fwa) e che abilita lo sviluppo di servizi fissi Nga/Vhcn anche nelle aree interne del territorio.

È innegabile che l’Fwa abbia avuto, nel corso degli anni, un ruolo chiave nel colmare il problema del Digital Divide e rappresenti oggi una realtà in forte crescita, grazie anche alle evoluzioni tecnologiche in ottica 5G-NR che consentono di sviluppare reti ad altissima capacità laddove l’utilizzo della fibra fino alle case risulta impraticabile.

Nei territori suddetti, l’accesso di rete fissa, a fronte dell’obsolescenza del rame e al ritardo/costo della fibra, non potrà che essere in Fwa. Potremmo anzi affermare che nelle zone in Digital Divide, l’Fwa ad onde millimetriche sarà la vera killer application del 5G. L’affermazione è motivata dal fatto che in tali zone:

· le applicazioni 5G di tipo business sono poco significative vista la natura dei territori e la scarsità di grossi centri industriali in questi contesti;

· in ambito retail il bisogno principale e più urgente è quello di colmare il Digital Divide portando connettività di tipo fisso agli edifici piuttosto che implementare una nuova connettività di tipo mobile senza significative differenze rispetto al 4G, detto che per offrire una copertura 5G mobile efficace nei territori rurali occorrerebbe una densificazione di copertura molto onerosa.

Occorre però sottolineare che, una volta connesse le zone del Paese in Digital Divide via Fwa, anche in queste aree crescerà il fabbisogno di banda in ragione del crescente numero di applicazioni bandwidth intensive e della contemporaneità di utilizzo.

Che risorse servono per lo use-case Fwa? Occorrerà assicurare agli operatori Fwaadeguate porzioni di spettro in modo da poter sfruttare appieno le potenzialità della tecnologia che già oggi è in grado di erogare 300 Mbps in downlink al singolo utente. Serve quindi che le porzioni di spettro ad onde millimetriche individuate a livello di Ue come bande pioniere 5G (i.e. 24.25-27.5 GHz) non siano considerate puro appannaggio degli operatori mobili ma siano utilizzabili, con eventuale adeguato refarming, anche da parte degli operatori Fwa.

In particolare, la richiesta di banda attuale unita all’efficienza spettrale offerta dalla tecnologia allo stato dell’arte, determina la necessità di almeno 200MHz nella porzione di spettro 24.25-27.5 GHz per lo use case Fwa.

L’approccio del Club Use può essere la soluzione adeguata per sfruttare nel modo più efficace lo spettro potendo contare su applicazioni 5G e quindi compatibili fra di loro:

· nei medi e grandi centri urbani, usando le onde millimetriche per potenziare le prestazioni della rete mobile; lo stesso è possibile per applicazioni specifiche in ambito indoor (automazione industriale piuttosto che di nuovo reti mobili nei centri commerciali);

· nelle zone in Digital Divide, utilizzando le stesse onde millimetriche per offrire connettività di tipo fisso grazie all’Fwa.

Il Club Use può essere anche la risposta giusta alla elevata necessità di spettro per le reti Vhcn dove, solo aggregando più canali fino a raggiungere 1GHz di spettro, è possibile soddisfare i requisiti del Berec (in sintesi 1 Gbps in downlink e 200 Mbps in uplink nell’ora di picco). In questo senso con il club use, segmentando lo spettro in senso territoriale e non in compartimenti stagni assegnati unicamente al singolo operatore, si potrebbero realizzare reti Vhcn con tecnologia Fwa con tutti i benefici descritti precedentemente in termini di costi e velocità di deployment.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Argomenti trattati

Personaggi

G
Guido Garrone

Aziende

A
agcom
E
Eolo

Approfondimenti

5
5g
F
fwa