Gare Consip ed Enel: l’Antitrust avvia istruttoria su Telecom Italia

L’azienda, secondo la denuncia presentata da Fastweb, non ha rilaciato le informazioni necessarie alla predisposizione delle offerte. Ma Telecom replica: “Nessuna discriminazione”

Pubblicato il 18 Mag 2010

L'Antitrust ha avviato un'istruttoria nei confronti di
Telecom Italia per possibile abuso di posizione dominante in
relazione alle gare di affidamento dei servizi di telefonia fissa e
connettività IP.  L'istruttoria è stata avviata a seguito
della denuncia di Fastweb che come si legge nel documento dell'Authority
"in data 11 maggio 2010 ha segnalato presunti comportamenti
anticoncorrenziali che TI sta ponendo in essere al fine di
ostacolare Fastweb nella formulazione di offerte competitive nelle
procedure di gara, bandite alla fine
del mese di marzo 2010, per l’affidamento dei servizi di
telefonia fissa e connettività IP in favore delle amministrazioni
pubbliche (nel seguito “Gara Consip”) e di Enel S.p.A. (nel
seguito “gara Enel”).

Oggetto della denuncia è la mancata fornitura da parte di Telecom
Italia a Fastweb di informazioni tecnico-economiche da
quest’ultima ritenute necessarie per la predisposizione delle
proprie offerte per le gare Consip ed Enel. "Con comunicazione
del 23 aprile 2010, Fastweb ha chiesto a TI di voler fornire le
informazioni relative alle condizioni economiche e tecniche di
offerta dei servizi all’ingrosso TI necessari per la
predisposizione della propria miglior offerta per
l’aggiudicazione della Gara Consip e della Gara Enel".  Ma
Telecom non avrebbe fornito, secondo Fastweb, le informazioni
richieste.

Pronta la replica di Telecom Italia: "L’ipotesi sostenuta da
Fastweb, che è alla base del suddetto procedimento è del tutto
infondata e siamo certi che le risultanze istruttorie confermeranno
la piena legittimità dell'operato – si legge in una nota -.
Telecom Italia, infatti, non ha mai rifiutato a nessun operatore
concorrente la fornitura di servizi o di informazioni come previsto
dalle vigenti offerte di riferimento, nel pieno rispetto delle
normative applicabili e sotto la vigilanza dell'Agcom, né ha
mai posto in essere alcuna discriminazione a favore delle funzioni
commerciali dell’azienda".

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