Garr, compie 20 anni la banda larga della ricerca italiana

Inaugurata nel 1991 la prima rete che metteva in collegamento università ed enti di ricerca. E ora il consorzio punta alla “Ngn dell’accademia”

Pubblicato il 24 Ott 2011

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Il Garr compie vent'anni. A celebrare la ricorrenza un evento
che si è svolto stamattina presso il Miur a cui hanno preso parte
personalità di spicco del Mibac, del ministero della Salute e
degli enti soci del Consortium Garr (Cnr, Enea, Infn, Fondazione
Crui). L’evento ha costituito un’importante occasione per
riflettere su come le reti della ricerca e i loro utilizzatori
abbiano cambiato il modo di fare scienza negli ultimi venti anni,
nonché per illustrare i benefici e le opportunità che le
infrastrutture di ricerca di interesse pan‐europeo offrono alla
comunità scientifica e accademica italiana contribuendo alla
costruzione dello Spazio Europeo della Ricerca.  In questo senso
Garr-X, il progetto oggi in fase di attuazione che porterà alla
realizzazione di una Next Generation Network nazionale per
l’Università e la Ricerca, è presente nella Roadmap Italiana
delle Infrastrutture di Ricerca di Interesse pan-europeo, si
inserisce pienamente nella progettazione dello Spazio Europeo della
Ricerca.

La prima Rete Garr venne inaugurata nel 1991, grazie al contributo
del ministero dell'Istruzione e di tutti i principali attori
della ricarca, tra cui appunrto il Consiglio nazionale delle
Ricerche, l'Istituto di Fisica nonché il consorzi di calcolo
Cineca, Cilea e Csata, in rappresentanza delle Università. La
nascita del Garr fu fortemente voluta dal dicastero
dell'Istruzione, che riteneva di fondamentale importanza la
realizzazione di un’unica Rete Nazionale per l’Università e la
Ricerca. In conseguenza di questo preciso disegno strategico, alla
fine degli anni ’80, nasceva il gruppo di lavoro Garr (Gruppo per
l'Armonizzazione delle Reti della Ricerca), con lo scopo di
rappresentare organicamente la comunità scientifica delle
università e degli enti pubblici di ricerca italiani nelle
attività di realizzazione, gestione e ricerca delle reti
informatiche, istituzionalizzato e coordinato dalla Commissione
ministeriale (Commissione Calcolo Scientifico, poi Commissione Reti
e Calcolo Scientifico).

“Nato dalla comunità dell’università e della ricerca come
gruppo composto da esperti appartenenti a istituzioni diverse, Garr
si identifica pienamente con la comunità dell’università e
della ricerca – evidenzia il presidente del Garr, Marco Pacetti –
Se il Garr negli anni ha portato avanti importanti attività di
ricerca e sviluppo di nuove idee, nuovi protocolli, nuove
tecnologie, nuovi servizi lo deve infatti all’attitudine
all’ascolto dei requisiti della comunità e al dialogo continuo
con i suoi utilizzatori”.

Ma cosa ci riservano i prossimi 20 anni della rete? "La rete
sarà sempre meno connettività pura e sempre più infrastruttura
integrata capace di offrire servizi e applicazioni innumerevoli ai
suoi utenti – puntualizza il direttore del Garr, Enzo Valente –
Una infrastruttura capace di evolvere e di adattarsi alle esigenze
degli utenti e di trasformarsi in molte infrastrutture dedicate che
rispecchino le esigenze delle varie comunità, diventando strumento
per realizzare collaborazioni diffuse e interdisciplinari, accedere
a risorse, dati e strumentazioni”.

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