L'INTERVISTA

Giuseppina Di Foggia: “Nokia sarà al centro dell’ecosistema telco in Italia”

L’Ad annuncia a CorCom progetti e iniziative per il nostro Paese. “Siamo l’azienda più solida nel campo delle Tlc nazionali. Il 5G fra le priorità, ma puntiamo anche a espandere le competenze digitali”

Pubblicato il 12 Giu 2020

DiFoggia-nokia

“L’Italia è, e continuerà a essere, un importante mercato e polo di innovazione chiave per Nokia”: nella sua prima intervista come Ad di Nokia Italia, Giuseppina Di Foggia, racconta a CorCom i progetti e le strategie prossime venture. La manager ha inoltre scelto Telco per l’Italia per la sua prima apparizione pubblica in occasione del webinar “5G the new normal, quali casi quali soluzioni” in programma il 2 luglio.

Nokia è l’azienda più solida nel campo delle telecomunicazioni in Italia, dove forniamo la nostra tecnologia a operatori, aziende di servizi pubblici, banche. Siamo circa 1400 persone, in gran parte ingegneri e tecnici informatici, impegnati a Vimercate, Roma, Trieste e Battipaglia. In Italia, Nokia svolge attività di ricerca e sviluppo in reti ottiche, microonde, Intelligenza Artificiale e Realtà Virtuale/Aumentata. Abbiamo un centro di formazione (Nokia Edu) per fornire corsi a clienti e dipendenti volti a migliorare le loro competenze nell’implementazione e gestione delle reti”.

Di Foggia, lei arriva a capo di Nokia Italia in un momento più che strategico per l’azienda considerata la sfida 5G: quali priorità ha messo in agenda?

Ritengo che questo sia un momento delicato e cruciale per tutti. Attraverso la pandemia da Coronavirus, è apparso evidente che l’Italia e il mondo necessitano di digitalizzazione sia nelle infrastrutture di rete fissa che mobile. Per di più, questo è un momento particolare per ogni azienda nel nostro settore, visto che stiamo muovendo i primi passi verso una rivoluzione tecnologica come il 5G. Nokia è certamente attrezzata per guidarla e sono davvero lieta di essere a capo della local company italiana in questo preciso momento. Non vedo il 5G come una prova da superare, ma piuttosto un’opportunità per il Paese, la società e l’economia nel suo complesso. Come può immaginare, il 5G è sicuramente una delle mie priorità: recentemente, Nokia ha sottoscritto un accordo per la fornitura della rete di accesso 5G con Vodafone, che va ad aggiungersi a un contratto precedente già operativo con Iliad. Questi sono ottimi risultati, ma non una sorpresa. Nokia è protagonista assoluta nei mercati 5G a livello globale, dove grandi reti sono già in esercizio, come nella Corea del Sud, in Giappone e negli Stati Uniti.

E quale sarà la “mission” per l’Italia?

Un’altra delle mie priorità è mettere Nokia al centro dell’ecosistema telco in Italia; Nokia è uno dei brand storici nel panorama italiano delle Tlc, la nostra tecnologia è dappertutto: accesso fisso a banda larga su rame e fibra, accesso radio, trasporto ottico backbone e metro, routing IP, reti core, forniti a provider di servizi fissi, mobili e Internet, società pubbliche e private, aziende di servizi, ministeri e banche, senza dimenticare le reti ferroviarie tradizionali e ad alta velocità. Nokia è un fornitore end-to-end credibile e affidabile, in grado di rispondere a qualsiasi esigenza di comunicazione per i mercati telco e verticali. Quindi, chi altri se non Nokia può essere al centro dell’ecosistema telco, fornendo la tecnologia per connettere il Paese? Inoltre, non posso dimenticare la presente emergenza: le telecomunicazioni non sono mai state così importanti come oggi. Magari, per noi che lavoriamo in questo settore da decenni non è niente di nuovo, ma quello che è nuovo è che, durante la quarantena tutti si sono resi conto che sarebbe stato semplicemente impossibile vivere senza connettività. Stando a casa, eravamo collegati con il nostro ufficio, le scuole dei nostri figli, le banche e i supermercati. E per coloro che non avevano una connessione da casa o le competenze tecniche necessarie per usare efficacemente la tecnologia, l’esperienza deve essere stata ancora più dura che per gli “addetti ai lavori”. E, non ultimo, parlando delle mie priorità: Nokia è impegnata a promuovere l’alfabetizzazione e ad espandere le competenze digitali. Questo è il modo per dare vita a un circolo virtuoso: la necessità spinge sempre di più a utilizzare i servizi Internet, stimolando la domanda, che a sua volta crea nuove opportunità per gli operatori e i fornitori. La mia ambizione è impegnare Nokia dall’inizio (espansione delle competenze) alla fine di questa catena del valore (fornitura ed erogazione dei servizi di rete). Il mio obiettivo personale è, fra gli altri, mettere in luce le capacità di ricerca e sviluppo e innovazione dei Bell Labs di Nokia come un differenziatore rispetto ad altre aziende del settore e intendo concretizzarlo anche nella nuova sede che apriremo a Roma.

Crede che l’emergenza Coronavirus impatterà sulla roadmap del 5G italiano?

Come dicevo, la pandemia di Covid-19 sta dimostrando a tutti quanto sia vitale la tecnologia Tlc e, naturalmente, il 5G è il suo cuore pulsante. Si stanno sviluppando nuovi use cases del 5G per supportare le nuove priorità.Nokia è un’azienda leader nel campo del 5G con più di 100 collaborazioni con clienti di tutto il mondo e 70 accordi commerciali. È opinione diffusa nel settore che il 5G apporterà un grande valore per il futuro delle aziende. Il 5G sta introducendo nuove competenze che richiederanno reti aziendali dedicate per essere sfruttate in maniera ottimale. E Nokia sta supportando gli operatori nell’individuare e sviluppare use cases e capire come costruire business case di successo, inclusi sperimentazioni con veicoli connessi, intrattenimento immersivo, robotica cloud, macchine teleguidate, eHealth e assistenza medica a distanza, videosorveglianza e data analytics, smart venue, ecc. L’Italia non farà eccezione. Vi potrà essere un rallentamento nella fase iniziale, per via dei vincoli imposti dall’emergenza, ma alla lunga il 5G sarà avviato. Mentre prima alcuni player si chiedevano ancora se questo fosse il momento giusto per investire e sviluppare nuove iniziative attraverso il 5G, adesso la risposta è decisamente sì, il momento è ora.

State riscontrando difficoltà sull’execution delle commesse a causa dell’emergenza Coronavirus?

Nokia dispone di impianti di produzione dislocati in tutto il mondo proprio per ottimizzare la catena di fornitura e per mitigare rischi quali eventi locali avversi e imprevisti, problemi di capacità di trasporto e impedimenti di natura politica. La nostra rete di fornitura è costituita da 31 stabilimenti sparsi in tutto il mondo e da 6 centri logistici di smistamento degli ordini dei clienti. Di conseguenza, non dipendiamo da nessuna località o unità in particolare. Ma abbiamo anche creato un centro di comando globale per gestire le problematiche legate all’epidemia; siamo pronti ad attivare tutti i piani di continuità produttiva del caso, qualora la situazione dovesse richiederlo, in qualsiasi parte della nostra organizzazione. Ci tengo ad aggiungere che, nello stabilimento che usiamo in Italia per la produzione mondiale di apparecchiature ottiche non ci sono state interruzioni di attività, pur rispettando tutte le norme di sicurezza imposte dall’emergenza.

In Italia siete stati scelti da Iliad come fornitore unico per la rete: quali sono i dettagli di questo progetto?

Come può immaginare, siamo ben lieti di questo accordo e della fiducia che Iliad – nostro cliente ormai dal 2012 in Francia e dal 2018 in Italia – ripone nella nostra tecnologia 5G e in Nokia come azienda.Iliad installerà la nostra tecnologia AirScale Ran 5G-ready, che è in grado di supportare sia il 5G che il 4G/Lte nello stesso sistema di accesso radio. Forniamo anche sistemi multi-antenna 5G (massive Mimo) che permetteranno agli abbonati Iliad di sfruttare al massimo la ultra-low latency e le elevate capacità di banda larga del 5G.

Riguardo alle altre compagnie di Tlc in Italia pensate di poter avere un ruolo importante sul fronte dei progetti 5G? Si è parlato, in questi mesi, di un ridimensionamento dei vendor anche in considerazione degli accordi di network sharing. Come stanno al momento le cose per voi? Gli appalti delle telco sul 5G si sono fermati?

Nokia ha già firmato importanti contratti per la fornitura di soluzioni di accesso radio 5G in Italia. Gli accordi di network sharing rientrano nell’ambito del processo che mira a ottimizzare gli investimenti degli operatori e non li vediamo come una minaccia. C’è un parziale cambiamento di modello che sta creando anche nuove opportunità: penso alla nuova mission di molte tower companies. Nokia è impegnata a sostenerle con soluzioni dedicate. Non vedo alcuna possibilità di arresto per la marcia del 5G. Questa situazione potrebbe perfino innescare nuovi use cases, come ho detto. Magari potrebbe portare a una ridefinizione delle priorità nelle applicazioni che verranno lanciate attraverso il 5G, ma non a uno stop. Mettere in connessione fra loro gli ospedali per condividere nuove diagnosi e cure in tempo reale è al primo posto nell’agenda di ogni governo, per esempio, molto più di alcuni mesi fa. Lo stesso discorso vale per tutte le app destinate a monitorare e a tenere traccia della diffusione dell’epidemia. Il 5G potrebbe consentire di utilizzare queste app in maniera più efficiente e ciò potrebbe accadere molto presto.

La concorrenza con i cinesi è stata aspra in questi anni in Europa. Ma la Cina sta spingendo molto sul 5G: pensate di poter “conquistare” anche il mercato cinese?

Abbiamo già una presenza significativa in Cina. Contiamo su una grande base installata 4G, abbiamo attività in corso su servizi connessi al 4G e indipendenti e continue opportunità nell’ambito dello sviluppo di attività 5G con i principali operatori cinesi in settori come la rete fissa, l’IP e l’ottico. Vediamo anche un potenziale con i grandi clienti enterprise sui quali ci stiamo concentrando e abbiamo compiuto progressi particolarmente significativi nel fornire capacità di interconnessione alle principali aziende webscale del Paese.

Nokia si è appena aggiudicata un maxi-contratto in India: segno che ci sono spazi differenti di business?

Con 300.000 unità radio, questo è un accordo molto importante per noi, come può capire. L’India è un mercato enorme. È il secondo mercato di telecomunicazioni al mondo per dimensioni e si prevede che avrà 920 milioni di clienti mobili entro il 2025. Fra questi saranno inclusi anche 88 milioni di connessioni 5G, a detta della Gsma. E, con questo progetto, assumeremo un ruolo di primo piano nel porre le basi per la successiva introduzione del 5G nel Paese.

Negli Usa il ban a Huawei favorisce inevitabilmente i vendor europei: che tipo di opportunità si creano per Nokia?

Il mercato statunitense è una grande occasione per dimostrare che siamo pronti per fornire tecnologia 5G d’avanguardia a vantaggio dei nostri clienti e dei loro abbonati in ogni parte del mondo, inclusi i mercati più avanzati e maturi. Contiamo su una vasta presenza 5G negli Usa, dove ampie aree sono coperte con la connettività 5G e milioni di abbonati usano la nostra tecnologia. Una dimostrazione della nostra leadership e, fra tanti successi, mi piace soffermarmi sul più recente: abbiamo fatto registrare il record mondiale di velocità sul 5G, raggiungendo 4,7 Gbps su rete commerciale con hardware e software Nokia, a Dallas, in Texas, proprio nelle ultime settimane.

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