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Google, Motorola Mobility sarà ceduta a Huawei?

Secondo indiscrezioni Mountain View starebbe ipotizzando la cessione della costola mobile, appena acquisita, al gruppo cinese. Sotto i riflettori la questione del futuro di Android

Pubblicato il 16 Apr 2012

Paolo Anastasio

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Google sta valutando la possibilità di vendere Motorola Mobility, la costola mobile di Motorola appena acquisita per 12,5 miliardi di dollari, alla cinese Huawei. Lo scrive il Wall Street Journal, aggiungendo che l’idea di disfarsi di Motorola è legata alle difficoltà di fornire Android a una massa di competitor, e nel contempo essere proprietari di un player fondamentale nell’arena degli smartphone.

Lo scorso mese di agosto, quando Google annunciò l’acquisizione della costola Mobility di Motorola, la maggior parte degli analisti, compreso Yankee Group, sosteneva che il deal era un mezzo utilizzato da Mountain Views per accaparrarsi i 17mila brevetti portati in dote dalla preda. Ma oggi Google ha messo le mani sul patrimonio di brevetti di Motorola e nel contempo Android sta perdendo quote nel mercato dei sistemi operativi. E’ un momento difficile per Google, che trova sempre maggiori ostacoli a mantenere una giusta dose di neutralità tecnologica nel mercato dell’hardware, in particolare se comincerà a produrre i suoi device tramite Motorola.

Secondo Carl Howe, Research Vp di Yankee Group, “è un po’ presto perché Google possa realizzare lo spin off di Motorola – dice l’analista – dopo tutto, l’acquisizione ha appena ottenuto il disco verde dalle autorità antitrust negli Usa e nell’Ue. Di certo Google dovrebbe procedere allo scorporo della divisione di Motorola che produce set top box per la tv via cavo, per il semplice motivo che non c’entra nulla con il suo core business. D’altro canto, mi aspetto sicuramente che Google mantenga al suo interno la capacità di produrre tablet, per il lancio entro l’estate di una tavoletta con il suo brand. Gli smartphone per Google sono un jolly: se procederà allo spin-off, Mountain View spegnerà le preoccupazioni sul fatto che Google favorirebbe i prodotti fatti in casa rispetto alla concorrenza; se invece deciderà di tenerli internamente, Google potrà spingere la produzione nella direzione che ritiene migliore per Android, senza interferenze da parte di produttori terzi”. Secondo stime di Yankee group, oggi gli smartphone in circolazione basati su Android sono 461 milioni, per superare quota un miliardo nel 2016.

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