Le comunicazioni wireless sono da sempre un cavallo di battaglia per Huawei che ha deciso di andare all’attacco anche delle infrastrutture per comunicazioni private Tetra/Teds, con nuove soluzioni in tecnologia Lte, pensate per le esigenze dei campus d’impresa, di autorità portuali, società di trasporti e pubbliche amministrazioni. “Un mercato che in Europa sta vivendo una fase di rinnovamento con progetti di standardizzazione e di estensione dei sistemi verso la comunicazione dati – ha spiegato Sergio Gianotti, responsabile vendite e marketing di Huawei Enterprise BG – e che pensiamo possa darci soddisfazioni in futuro anche in Italia”.
Rispetto a Tetra/Teds, la tecnologia eLTE 3.1 sviluppata per le applicazioni non-carrier dalla Divisione Enterprise di Huawei promette prestazioni superiori: “Si raggiungono i 100Mbps in ricezione e i 50Mbps in trasmissione – precisa Gianotti – a vantaggio di applicazioni più avanzate di quelle Tetra/Teds, per esempio nel settore della sicurezza dei trasporti, integrando un maggior numero di servizi utili al personale che opera in mobilità”.
La Divisione Enterprise di Huawei sta realizzando i sistemi di accesso wireless per le sedi postali. Ha sviluppato all’estero progetti innovativi per la copertura wi-fi di grandi aree con alta concentrazione di persone. “Permettendo a oltre 80mila persone presenti nello spazio ristretto di uno stadio di collegarsi al wi-fi e quindi abilitando modelli di business innovativi per le società sportive e i loro sponsor. Applicazioni realizzate in gradi impianti situati in Germania e Gran Bretagna, dove è stato possibile mettere d’accordo le diverse parti su progetti di lungo respiro”.
Un problema italiano per lo sviluppo delle infrastrutture di comunicazione private Lte è costituito dalla disponibilità delle frequenze. “Ci sono frequenze poco usate o libere da altri servizi di cui sarebbe urgente decidere al più presto l’utilizzo secondo una visione d’insieme – spiega Roberto Loiola, vice president Western Europe di Huawei (nella foto) -. Questo non esclude che già oggi sia possibile impiegare i sistemi eLte presso enti già assegnatari di frequenze, oppure ‘in hosting’ presso le telco, avvalendosi, per scopi dedicati, delle risorse radio già esistenti”. Oltre alle citate applicazioni di comunicazione voce/dati per gli operatori sul territorio, Loiola cita applicazioni avanzate di smart city, in particolare nell’ambito dell’ottimizzazione della raccolta dei rifiuti.
Con circa 2,5 miliardi di dollari di fatturato a livello globale nello scorso anno, Huawei Enterprise BG è oggi una delle divisioni a maggiore crescita della società Cinese, si pure con una fetta pari soltanto al 6% del giro d’affari totale. La Divisione ha raccolto grandi investimenti negli ultimi tre anni ed entro il 2017 ha in piano di raggiungere la quota del 15% del business complessivo Huawei. “Un obiettivo reso possibile da un trend di crescita medio a livello globale del 68,5% negli ultimi tre anni, ma che in Italia ha toccato il 100% nell’ultimo anno, la più alta nell’Europa occidentale”, ha precisato Loiola.