LE RETI DEL FUTURO

I big dell’Ict fanno quadrato sul 5G: pronti per il 2020

Da un lato l’alleanza Ericsson-Telefonica, dall’altra la mega-partnership Vodafone, Ericsson, Huawei, Qualcomm, Nokia Intel. Si punta ad accelerare la ricerca sullo sviluppo di reti di futura generazione. Ewaldsson (Ericsson): “Il 5G è un percorso di evoluzione e la transizione sarà graduale”

Pubblicato il 18 Feb 2016

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Protocollo d’intesa con Telefonica e partnership con Vodafone. Ericsson accelera sullo sviluppo delle reti 5G rafforzando il rapporto con due top partner e mettendo nel mirino il 2020, anno in cui secondo le tempistiche definite dalla Internation Telecom Union, l’organizzazione che si occupa delle definizione degli standard nell’utilizzo di sistemi Tlc e onde radio, verrà formalmente definita la nuova rete mobile ultra-veloce.

L’accordo con Telefonica – Il protocollo siglato con la telco spagnola porterà Ericsson a focalizzarsi sulle nuove tecnologie di comunicazione mobili con un focus specifico sui due progetti 5G PPP e ETP Networld 2020, promossi dalla Commissione Europea all’interno del programma di investimenti Horizon 2020. La formalizzazione della partnership segue il percorso di lavoro congiunto già avviato con la recente creazione del primo laboratorio di eccellenza 5TONIC sul 5G da parte di Telefonica e dell’IMDEA Network Institute spagnolo.

“Il 5G è un percorso di evoluzione e la transizione sarà graduale, con lo sviluppo di un sistema 5G commerciale e completo non prima del 2020 – spiega Ulf Ewaldsson, cto di Ericsson -. Per ottenere le funzionalità attese dal 5G, devono continuare gli investimenti sulla ricerca e sui test insieme ai partner. Siamo orgoglioso di collaborare con Telefonica, pioniere di queste attività”

Tra le iniziative congiunte delle due aziende figurano ricerca, dibattito, sperimentazione sul campo e la dimostrazione di tecnologie e attrezzature per supportare eventuali architetture di rete, comunicazioni, servizi e applicazioni 5G. Attraverso queste attività Ericsson e Telefonica riusciranno a comprendere casi d’utilizzo, requisiti e scenari di sviluppo dei sistemi wireless 5G e della parte core 5G basata su un’architettura di rete virtualizzata.

Non a caso, secondo il cto del gruppo Telefonica, Enrique Blanco, il lancio del 5G non va visto “come una data futura ma come un ecosistema di sviluppo che deve iniziare già ora” e l’obiettivo è “testare e dare priorità a quelle funzioni e servizi che entreranno a far parte delle reti 5G del prossimo futuro”.

L’accordo con Vodafone – Ma anche con Huawei, Nokia, Intel e Qualcomm Technologies. La partnership fra big punta alla ricerca sulle tecnologie 5G così da accelerare nell’individuazione di standard industriali, nella stesura di linee guida tecniche e nella preparazione di roadmap di prodotto.

“L’industria delle telecomunicazioni deve ancora stabilire quale tecnologia potrà fornire i benefici che ci aspettiamo dal 5G – ha detto Johan Wibergh, Chief Technology Officer, Gruppo Vodafone -, quindi è importante stabilire programmi di ricerca dedicati a queste aziende leader a livello mondiale. Ci aspettiamo che il 5G possa radicalmente migliorare la velocità, la resilienza e l’intelligenza delle reti mobili, consentendo ai clienti Vodafone di restare collegati con sicurezza anche in vista di un aumento del traffico dati mobili”.

Arun Bansal, Senior Vice President e Responsabile della Business Unit Radio, Ericsson, ha aggiunto: “Ericsson mette nel mirino il momento in cui il 5G uscirà dai laboratori per fare il suo ingresso nel mondo reale: in questo senso accogliamo con favore l’opportunità di sostenere gli obiettivi di ricerca 5G di Vodafone. Le reti 5G promettono di trasformare tutto, dai trasporti alla sanità al nostro modo di guardare i film”.

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