SCENARI

Il futuro dell’eSim? E’ “dual”

Counterpoint Research prevede che le card virtuali raggiungeranno quasi due miliardi di unità entro il 2025, spinte dalla diffusione di device che montano anche le carte “tradizionali”. Mi si profilano rischi per la flessibilità degli abbonamenti scelti dall’utente. Ecco perché

Pubblicato il 04 Feb 2020

Giampiero Rossi

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Da poco anche in Italia, grazie ad alcuni operatori, le eSIM dentro agli smartphone hanno iniziato ad affacciarsi sul mercato consumer.

Il mondo delle eSIM, per ora, fa fatica a esplodere e, a tal proposito, è uscito un whitepaper pubblicato dalla GSMA in collaborazione con Sim Local dal titolo: Dual SIM – The route to new eSIM revenues for operators in cui si evince come, grazie alle eSIM, si sta notando un crescente interesse verso i dispositivi dual SIM, ovvero i device che consentono di avere più abbonamenti sullo stesso smartphone (in questo caso, i device al cui interno hanno una eSIM e una SIM tradizionale) e, grazie a questi, ci si aspettano sostanziali guadagni per gli operatori.

Nel whitepaper si prende spunto da un report di Counterpoint Research in cui si prevede che le eSIM raggiungeranno il numero di quasi due miliardi di unità entro il 2025, una crescita con un CAGR (ovvero un tasso annuo di crescita composto) del 27%.

Questo aumento avverrà proprio grazie alla diffusione di device con dual SIM (SIM ed eSIM), anche perché la eSIM consente solo un abbonamento (chiamato profilo) attivo alla volta, perciò, per gestire due connessioni di rete attive, una delle due deve essere per forza tramite una scheda SIM fisica.

Tuttavia, secondo il whitepaper, il cliente deve essere consapevole che, se ha scelto di convertire il proprio abbonamento principale da una scheda SIM fisica a una eSIM, perderà la flessibilità di gestione di più abbonamenti secondari. È quindi meglio mantenere la SIM fisica come abbonamento principale e la eSIM come secondario.

I vantaggi per gli utenti sono molteplici, tanto che nel whitepaper vengono presi in considerazione alcuni degli use case principali per cui i clienti vorrebbero utilizzare le dual Sim con la eSIM.

Il primo riguarda i viaggiatori internazionali che così possono evitare costose tariffe di roaming; un altro è per chi vuole due abbonamenti con identità separate sullo stesso smartphone, in modo tale da avere, per esempio, un profilo per il lavoro e l’altro per uso personale; infine, l’ultimo use case è per chi desidera una copertura costante, infatti un telefono con SIM ed eSIM offre al cliente una copertura di gran lunga maggiore di quella che ogni singolo operatore può fornire e protegge anche dalle interruzioni del servizio che si possono verificare.

Perciò, conclude il whitepaper, per aumentare i guadagni degli operatori è fondamentale che essi inizino a sfruttare queste opportunità, anche perché i clienti andranno sempre di più verso coloro che adotteranno la nuova tecnologia delle eSIM.

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