Il mercato dei servizi telecom “salvato” dal mobile

Idate: nel 2009 il comparto è cresciuto solo dell’1,7%, il valore più basso dal 2002. Nel 2010 la ripresa sarà trainata da Internet e dal mobile. In attesa del boom dell’Lte

Pubblicato il 11 Feb 2010

Un mercato in sofferenza "salvato" dal mobile. E'
questa la fotografia scattata dal report di Idate
Consulting & Research redatto in occasione del
Mobile World Congress 2010 che si terrà a Barcellona. La
ricerca parla di un mercato dei servizi telecom in sofferenza nel
2009, ma individuano anche i nuovi trend che disegnano il futuro
del settore. Se la telefonia fissa è in contrazione dal 2002, i
servizi mobili sono il vero traino della crescita. Anche Internet
può alimentare lo sviluppo, soprattutto con una diffusione
capillare della banda larga.
Ovviamente i numeri relativi al 2009 non sono confortanti :
l’annus horribilis dell’economia ha avuto le sue ripercussioni
anche sul mercato dei servizi telecom, cresciuto solo dell’1,7%,
il valore più basso dal 2002, per un totale di vendite pari a
1.441 miliardi di dollari. Tuttavia nel 2010 ci sarà una piccola
ripresa.

“Il declino degli ultimi due anni è dovuto a fenomeni
strutturali”, spiega Carole Manero, coordinatrice dello studio
World Telecom Services marker; “per esempio, la maturazione dei
mercati che hanno guidato la crescita in passato, ma anche la
pressione competitiva e normativa, il cui impatto è stato
ulteriormente aggravato dalla crisi economica”. Gli effetti della
recessione si faranno dunque ancora sentire nel corso del 2010 sul
mercato dei servizi di telecomunicazione; tuttavia il settore
“possiede alcuni asset molto forti capaci di rimetterlo in
marcia”, secondo Idate. Tra questi, il fatto che i volumi di
consumo continuano a salire di pari passo con la base clienti.

Numeri alla mano, nel 2006 il mercato dei servizi telecom cresceva
del 5,8% e valeva 1.254 miliardi di dollari, di cui 427
rappresentati dalla telefonia fissa, 635 relativi ai servizi mobili
e 222 legati a dati e Internet. Nel corso degli anni, la quota
della telefonia fissa si è sempre ristretta: 415 miliardi di
dollari nel 2007, 400 miliardi nel 2008, 381 miliardi secondo le
stime per il 2009 e 364 miliardi stimati per quest’anno. Al
contrario, sono cresciuti i servizi mobili: 707 miliardi nel 2007,
755 miliardi nel 2008, 784 miliardi previsti per il 2009 e 823
previsti per il 2010. In ascesa anche i servizi dati e Internet:
241 miliardi nel 2007, 261 nel 2008, 275 miliardi nel 2009
(forecast) e 294 miliardi nel 2010 (forecast). Quanto al tasso di
crescita complessivo del mercato dei servizi telecom, era del 6,2%
nel 2007, del 3,8% nel 2008 e dell’1,7% nel 2009. La buona
notizia è che per il 2010 si prevede una leggera risalita: +2,8%.
Anche il valore complessivo del mercato è in lieve crescita: 1440
miliardi nel 2009, 1481 previsti per il 2010.

Appare chiaro come il vero traino della crescita siano i servizi
mobili, che hanno rappresentato più della metà delle entrate di
tutti i servizi telecom nel mondo per quattro anni di seguito (per
il 2009 si calcola che abbiano costituito il 55% del mercato) e
generano ormai più del doppio delle entrate rispetto alle
telefonate fisse. La crescita del segmento mobile è sostenuta dal
massiccio aumento del numero di clienti: +14% a livello globale nel
2009 per un totale di 4,5 miliardi di utenti – anche se il
valore del mercato è sceso di anno in anno. Insomma, gli abbonati
continuano a moltiplicarsi, ma i guadagni per gli operatori non
aumentano di pari passo. Anzi, il ritmo di crescita delle entrate
da servizi mobili è diminuito di due terzi dal 2007 al 2009.

Il vero nodo è dunque per le aziende come rimediare alle perdite
della telefonia fissa, in contrazione fin dal 2002, e a ritmi
sempre più rapidi. Anche nel 2009, il numero di linee fisse si è
ridotto, come il guadagno medio per linea (circa il 2% in meno, sia
nel 2009 che nel 2008). Se la telefonia fissa rappresentava il 33%
del mercato dei servizi telecom nel 2006, nel 2009 questo valore si
è ristretto al 26% del mercato complessivo mondiale.

Parte sempre più importante dell’equazione è rappresentata dai
servizi dati e specialmente da quelli su Internet; la crescita è
lenta ma continua, di 0,5-0,7 punti l’anno dal 2006, e nel 2009
la loro quota sul mercato complessivo è arrivata al 19%. Anche
qui, tuttavia, la crescita non riesce a compensare le perdite in
entrate della telefonia fissa: se quest’ultima ha lasciato sul
tappeto 19,3 miliardi di dollari, i servizi dati hanno generato
“solo” 14,1 miliardi. Anzi, secondo Idate, è il settore
Internet che cresce veramente, spinto dalla graduale diffusione
della banda larga, mentre il segmento dati è previsto in discesa
nel 2009.

L’ulteriore diffusione del broadband, con l’arrivo delle nuove
reti Lte, sarà dunque fondamentale per far crescere ancora i
servizi Internet e garantire nuove entrate: secondo gli analisti
nel 2015 un totale di 380 milioni di abbonati in Usa, Scandinavia,
Cina, Giappone, Corea del Sud e nei 5 maggiori Paesi dell’Ue
avranno accesso ai dati mobili tramite network di quarta
generazione.

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