FREQUENZE 5G

Industria 4.0, la Gsma: “Saranno le onde millimetriche a dare la volata”

La quinta generazione mobile impatterà anche sulle applicazioni per l’automazione industriale. Ma è necessaria un’armonizzazione degli standard per l’assegnazione delle frequenze altissime, quelle fra i 6 ed i 100 GHz

Pubblicato il 13 Dic 2018

Patrizia Licata

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Per la rivoluzione dell’Industria 4.0 di cui l’Europa può essere leader serve un 5G basato sulle onde millimetriche, ovvero onde corte con gamme di frequenze molto elevate, tra 6 e 100 GHz.

In uno studio pubblicato dalla Gsma si legge che lo spettro mobile che usa le frequenze radio ultra-corte (ultra-short wave) potrebbe portare 565 miliardi di dollari di valore extra al Pil globale nei prossimi 15 anni se saranno usate per applicazioni industriali quali automazione e robotica.

Tuttavia per liberare questo potenziale i governi dovranno provvedere ad armonizzare gli standard per l’assegnazione delle frequenze della fascia millimeter wave, che possono trasportare i massicci flussi di dati necessari per alimentare i servizi più avanzati, sostiene l’associazione mondiale degli operatori di rete mobile.

Alcuni paesi come Stati Uniti e Corea del Sud, scrive la Gsma, si sono mossi per tempo per assegnare alle aziende telecom lo spettro millimeter wave, anticipando così i test e ponendosi alla guida dello sviluppo delle applicazioni pratiche. Per altri paesi, l’esito della World radiocommunication conference (Wrc), parte delle Nazioni unite, che si riunirà l’anno prossimo in Egitto, sarà cruciale.

E’ questa armonizzazione internazionale che creerà le economie di scala e renderà meno costoso e più veloce fare le implementazioni in tutto il mondo”, ha affermato Brett Tarnutzer, autore dello studio della Gsma, sentito da Reuters. “Gli operatori di rete telecom hanno visto il valore dei loro titoli in Borsa languire mentre devono sostenere i costi degli aggiornamenti di rete e i loro flussi di guadagno sono erosi dalle tech companies che offrono applicazioni di chat e servizi di video streaming in modalità over the top”. L’industria ora vede un potenziale di crescita “non solo come fornitore di connettività 5G, ma anche di servizi come automazione industriale, medicina a distanza, meeting virtuali“, secondo la Gsma.

Molti paesi hanno già tenuto o messo in cantiere le aste per lo spettro del 5G, nella bande di frequenze basse e medie, ma sono le frequenze sopra i 6 Gigahertz ad attrarre l’interesse delle telco perché cruciali per applicazioni avanzate grazie alla capacità di sostenere volumi altissimi di dati.

Grazie al vantaggio del first mover, America e Asia-Pacifico potranno generare un forte incremento del prodotto interno lordo (Pil) con l’adozione del 5G basato sulle onde millimetriche, dice la Gsma. L’Europa, però, potrebbe recuperare terreno e superare chi si è mosso per primo in virtù della robusta base industriale, che può far emergere il nostro continente come il leader degli impieghi di questa tecnologia nella manifattura 4.0.

E’ un’esortazione rivolta ai paesi che si incontreranno alla prossima conferenza Wrc: la Gsma raccomanda l’uso per i servizi mobili delle bande 26, 40 e 66-71 Gigahertz.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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