INVESTIMENTI

Infrastrutture digitali, all’Europa servono 700 miliardi

I dati diffusi dal commissario Ue Oettinger. Usa e Cina ancora molto avanti, l’Europa deve puntare su fibra e 5G per la sfida globale: “Senza le nuove reti non ci saranno servizi innovativi”

Pubblicato il 01 Set 2016

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La Ue deve investire 600-700 miliardi di euro in nuove infrastrutture digitali se intende colmare il gap Usa e Cina. Lo ha detto il Commissario all’Economia Digitale Gunther Oettinger, in occasione del forum annuale che si tiene ad Alpbach in Austria.

“Se l’Europa non sarà in grado di sviluppare abbastanza rapidamente nuovi network in fibra ottica e nuove reti wireless 5G ad alta velocità – ha sottolineato il commissario – perderemo la sfida globale, perché nuove importanti applicazioni tecnologiche non saranno fruibili dalla nostra industry”. Servono quindi al più presto standard europei comuni per lo sviluppo del 5G.

Al contrario della Ue, i big statunitensi come Google e Amazon sono riusciti a raccogliere masse di dati che garantiscono una conoscenza molto più approfondita dei bisogni dei loro clienti rispetto alle aziende europee, ha evdenziato.Servono investimenti nell’ordine di 600-700 miliardi di euro in Europa, secondo i nostri calcoli”, ha aggiunto, precisando che nel computo sono incluse Svizzera, Ucraina e i paesi balcanici.

Oettinger ha poi lanciato un appello agli austriaci contro il populismo in vista del prossimo 2 ottobre, quando si voterà di nuovo presidente della Repubblica dopo l’annullamento delle elezioni dello scorso maggio. Nei sondaggi è in vantaggio il candidato populista del partito per la libertà Norbert Hofer, l’indipendente Alexander van der Bellen segue a ruota dopo che a maggio aveva vinto per il rotto della cuffia.

Per Oettinger, la vittoria del fronte populista rischia di creare danni al settore tecnologico della Ue, frenando l’arrivo di esperti IT nel Vecchio Continente.

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