Innovazione delle Pmi, la Ue taglia la burocrazia

La Commissione europea spinge sulle piccole e medie imprese e vara nuove misure per facilitare l’accesso ai fondi. Gruppo di lavoro ad hoc per garantire la più ampia partecipazione ai programmi di ricerca europei

Pubblicato il 25 Gen 2011

La Commissione europea si sta muovendo per semplificare il
meccanismo di accesso ai finanziamenti europei alla ricerca e
innovazione, per ridurre i costi e attrarre più candidati,
specialmente dal mondo delle piccole e medie imprese.

L’innovazione è al centro della politica europea e uno dei
cardini della strategia “Europe 2020” per la crescita economica
e dell’occupazione nel nostro continente. La centralità del tema
è stata ribadita, e la sua portata ampliata, con la nomina di
Máire Geoghegan-Quinn a commissario per la ricerca,
l’innovazione e la scienza dell’Ue.

Dopo la riforma dei brevetti e le nuove fonti di finanziamento
annunciate con la strategia per l’innovazione pubblicata il 6
ottobre scorso dalla Commissione, ora l’Ue ha annunciato la prima
“Innovation Partnership”, che prenderà il via quest’anno ed
è dedicata alle sfide poste dall’invecchiamento della
popolazione. I costi per le pmi nel settimo programma quadro di
ricerca dell’Ue sono subito stati ridotti ed è stato creato un
nuovo gruppo di lavoro costituito da rappresentanti della
Commissione per assicurare che tutte le aziende con i giusti
requisiti possano presentare domanda per i finanziamenti
dell’Unione, riducendo le attuali disparità.

In particolare, sarà molto più diretto per le pmi ottenere il
rimborso per il lavoro svolto nell’ambito del settimo programma
quadro e anche meno costoso, perché chi ottiene un finanziamento
Ue alla ricerca non dovrà creare un sistema di contabilità
parallelo per chiedere i rimborsi delle spese effettuate lavorando
sui progetti di ricerca. “Oggi solo il 14,7% dei partecipanti
sono pmi. Vogliamo attrarre più piccole imprese e i loro
talenti”, ha sottolineato la Geoghegan-Quinn.

"I cambiamenti che annunciamo oggi permetteranno di
risparmiare milioni di euro, di migliorare la ricerca e portare sul
mercato nuovi prodotti e servizi. E’ un importante contributo
alla Innovation Union e alla strategia 2020", ha continuato il
commissario.

Le misure varate oggi rispondono alle preoccupazioni espresse dai
partecipanti al settimo programma quadro, che si sono lamentati di
processi lunghi e costosi. La semplificazione dell’accesso ai
finanziamenti per la ricerca sarà ampliata ulteriormente in vista
del programma di ricerca del 2013, ha promesso il commissario:
“Dobbiamo eliminare la burocrazia. I nostri sistemi non devono
ricordare i romanzi di Kafka: meglio far vincere il buon senso,
regole semplici e chiare applicate in maniera equa e rigorosa”.

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