STRATEGIE

Inwit, ricavi e utili in volata. Ferigo annuncia nuovi investimenti

La tower company chiude il 2021 con un fatturato a +18,4% e utili a +22,2%. Proposta cedola a +7,5%, dividendo a 0,3225 euro. No comment sui rumors relativi alla cessione della quota da parte di Tim. Ricavi in crescita anche per il competitor Cellnex che però triplica le perdite

Pubblicato il 25 Feb 2022

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Si è chiuso all’insegna della forte crescita il 2021 di Inwit: la società delle torri guidata da Giovanni Ferigo ha messo a segno ricavi pari a 785,1 milioni di euro, +18,4% sul 2020. E a parità di perimetro il fatturato è salito del 4,6%. L’ebitda ammonta a 715 milioni di euro, in crescita del 18,4% (+4,7% a parità di perimetro) e l’ebitdaal (after leasing) si è attestato a 520 milioni, in crescita del 24,2% sullo stesso periodo del 2020. L’utile dell’esercizio è pari a 191,4 milioni, in aumento del 22,2% anno su anno.

Risultati “molto solidi” – ha detto l’Ad Ferigo – a due anni dalla fusione con Vodafone Towers – che hanno trasformato in realtà il potenziale di crescita. “Abbiamo registrato un cambio di passo importante in termini di indicatori di performance, con incrementi in termini di nuovi siti e ospitalità e con una crescita di ricavi, margine e cash flow tra le migliori del settore“, ha detto l’Ad aggiungendo che la performance della società continuerà a migliorare nel corso dell’anno. “Si tratta di un’altra tappa nella traiettoria di crescita al 2023 e oltre, in linea con il nostro piano industriale: siamo quindi ben posizionati per cogliere il crescente ciclo di investimenti in infrastrutture e asset digitali”. Più in dettaglio Ferigo ha annunciato che” la nostra priorità è la crescita organica. Guardiamo in Italia torri e impianti di piccole dimensioni, anche small cell e das. Stiamo guardando anche il mercato europeo con focus su società di torri di piccole e medie dimensioni“.

Confermati gli obiettivi di business plan 2023 e 2026 ed è stato proposto un dividendo pari a 0,3225 per azione, in crescita del 7,5% rispetto al 2020 per un totale da distribuire di 309,7 milioni di euro. In dettaglio, il 2021 è stato un anno di “forte sviluppo industriale con oltre 4.400 nuove ospitalità, circa 400 nuovi siti e continua accelerazione della crescita. Questi risultati rappresentano un ulteriore passo avanti nei nostri obiettivi di crescita, a supporto degli operatori nello sviluppo di 5G ed Fwa nel Paese”, ha detto Ferigo evidenziando anche gli ottimi risultati sul fronte esg e annunciando “nuove sfide per il piano di sostenibilità con l’anticipo della carbon neutrality al 2024”.

Riguardo agli eventuali impatti sull’azienda derivanti dalle ipotesi di consolidamento del mercato delle Tlc Ferigo non intravede “alcun rischio in termini della nostra attività nel caso di una possibile concentrazione di operatori mobili”. No comment invece riguardo alle indiscrezioni sull’ipotesi di cessione della società da parte di Tim, ossia sull’uscita di scena del Gruppo. Operazione che stando alle stime consentirebbe a Tim di incassare circa 1,4 miliardi di euro. “Noi andiamo avanti con le nostre attività, siamo convinti di essere un asset interessante ma la nostra policy è non commentare le notizie fatte trapelare dai media”, si è limitato a dire Ferigo.

Riguardo ai conti del competitor Cellnex, la società spagnola ha chiuso il 2021 con ricavi per 2,5 miliardi di euro, il 58% in più rispetto al 2020 anche se ha aumentato le perdite a 351 milioni di euro, rispetto ai 135 milioni di euro. Come riferisce il quotidiano “Cinco Dias”, nella relazione finanziaria inviata alla Commissione nazionale spagnola del mercato dei valori, l’azienda attribuisce l’aumento delle perdite all’effetto di maggiori ammortamenti (+73%) e costi finanziari (+64%) associati “all’intenso processo di acquisizioni e la conseguente espansione del perimetro del gruppo“, nonché al piano di prepensionamento volontario e all’aumento dell’imposta sulle società nel Regno Unito. L’investimento complessivo associato alle nuove operazioni realizzate nel corso del 2021 supera i 18,8 miliardi di euro. L’azienda stima per il 20222 ricavi tra i 3,4 ed i 3,5 miliardi di euro e un Ebitda tra i 2,6 ed i 2,7 miliardi. Il debito finanziario netto al 31 dicembre 2021 ammontava a 11,9 miliardi di euro. Nel corso del 2021, ha chiuso accordi di crescita in Francia (Hivory), Austria, Danimarca, Irlanda, Italia e Svezia (Ck Hutchison), Polonia (Play e Polkomtel Infrastruktura) e Paesi Bassi (siti Deutsche Telekom) attraverso i quali ha aggiunto un totale di 46mila siti al suo portafoglio di infrastrutture in Europa di telecomunicazione in Europa. Al 31 dicembre, il principale mercato della società è la Spagna, che vale il 21% delle entrate del gruppo, seguita dall’Italia con il 20% e dalla Francia con il 16%.

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