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Inwit rinnova il cda: ecco gli 11 membri, finisce l’era Ferigo

La prima riunione del board chiamata a eleggere i vertici: sulla presidenza ci sarebbe già il consenso mentre resta da sciogliere la riserva sull’amministratore delegato. Potrebbe profilarsi la nomina di un direttore generale in attesa del disco verde

Pubblicato il 04 Ott 2022

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Quattro consiglieri dalla lista di Central Tower Holding Company, quattro da quella di Daphne (controllata dal fondo Ardian) e tre da quella di Priviledge Amber Event Europe: è composto da 11 membri (due in meno rispetto alla precedente configurazione) il nuovo consiglio di amministrazione di Inwit che domani si riunirà per la nomina dei vertici.

Il nuovo cda è composto, da Pietro Angelo Guindani, Sonia Hernandez, Antonio Corda e Christine Landrevot per Central Tower Holding Company. Per Daphne (Ardian) Oscar Cicchetti, Rosario Mazza, Stefania Bariatti, e Quentin Le Cloarec. Per Priviledge Amber Event Europe ci sono Secondina Giulia Ravera, Laura Cavatorta e Francesco Valsecchi. Su 11 consiglieri, 6 sono indipendenti.

L’elezione dei vertici

È fissata a domani la prima riunione del board chiamato a eleggere i vertici: da quanto si apprende ci sarebbe condivisione sulla presidenza, mentre restano alcune riserve da sciogliere sull’amministratore delegato. Se non si trovasse subito la quadra il cda di domani potrebbe nominare intanto un direttore generale facente funzione in attesa della successiva nomina.

Ferigo: “Inwit abilitatore principale della transizione digitale dell’Italia”

“Numerose sono state le sfide che abbiamo raccolto. Tanti i successi che abbiamo raggiunto, forti della convinzione, con oltre 23.000 torri e quasi 46.000 ospitalità, di essere l’abilitatore principale del cambiamento e della transizione digitale dell’intero Paese”, sottolinea Giovanni Ferigo nel lasciare l’incarico di Ad.  “Gli ultimi 4 anni ci hanno visto avviare e consolidare il percorso verso la creazione di un modello di business sostenibile, a fianco degli operatori di telecomunicazioni nella realizzazione delle reti mobili, anche per lo sviluppo del 5G e dell’Fwa, necessarie nel processo di promozione e di trasformazione digitale che abilitino una società che favorisca innovazione, inclusione, riduzione delle disuguaglianze e che sia in grado di facilitare l’adozione di modelli produttivi sempre più sostenibili e circolari”.

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