LA VERTENZA

Italtel: accordo azienda-sindacati, cigs prorogata fino ad aprile

La cassa coinvolgerà una platea di 165 lavoratori. Roberta Turi (Fiom): “Ora il governo spinga sul piano banda ultralarga che avrà impatti positivi sull’occupazione”

Pubblicato il 18 Dic 2014

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Prorogata la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori di Italtel. Lo annuncia la Fiom-Cgil. “Nella serata di ieri, presso il ministero dello Sviluppo economico, è stato firmato un accordo con l’Italtel che consente di prorogare fino ad aprile prossimo la cassa integrazione straordinaria, completando il secondo anno di cigs per complessità dei processi produttivi – spiega Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil (nella foto) – La cassa coinvolgerà, a rotazione, una platea di 165 lavoratori”.

Un accordo frutto di una complessa mediazione, conclusa dopo due mesi di trattative, che costituisce un primo passo verso un’eventuale intesa complessiva che avrà l’obiettivo di ridurre i costi e mettere a punto i programmi di formazione per la riqualificazione del personale.

“Come noto, Italtel trovandosi nel 2012 in uno stato di crisi, ha approvato un piano industriale che conteneva una ristrutturazione del debito. Questa pianificazione, omologata da parte del tribunale, si concluderà nel 2016 e consentirà all’azienda di risanarsi – evidenzia Turi – La Fiom considera positivamente l’intesa raggiunta, che serve ad evitare i licenziamenti e che rappresenta un ulteriore passo verso la fine del periodo di crisi dell’Italtel”.

“Tra l’altro, nei giorni scorsi, il Governo ha presentato il piano nazionale sulla banda ultralarga. Le risorse previste e individuate, pubbliche e private, sono rilevanti. La Fiom ritiene che, se il piano si concretizzasse, potrebbe produrre ricadute positive sull’occupazione di aziende come l’Italtel – conclude la sindacalista – In tal senso la Fiom auspica che i bandi pubblici tengano conto del livello di investimenti strutturali sulla ricerca e sviluppo fatta in Italia da parte dei fornitori, in modo da valorizzare coloro che nell’innovazione investono maggiormente nel nostro paese, cosa non tenuta in considerazione fino ad ora”.

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