Kroes: “Prezzi troppo bassi per l’accesso al rame minano la banda larga”

Il Commissario all’Agenda digitale: “I prezzi devono essere equi e in linea con i costi sottostanti”. Etno: “Kroes ha ragione, servono regole che sostengano gli investimenti”

Pubblicato il 30 Nov 2010

"Prezzi troppo bassi di accesso alla rete in rame possono
erodere i prezzi finali della banda larga. Una simile situazione
renderebbe molto meno attraenti gli investimenti nella fibra,
invece che il contrario": è quanto ha sottolineato il
Commissario Ue all'Agenda digitale Neelie Kroes intervendo oggi
ad una conferenza organizzata dall'Ecta (European Competitive
Telecommunication Association).

Il Commissario ha evidenziato che i costi di accesso alla rete in
rame devono essere fissati tenendo presente l’obiettivo di
stimolare lo sviluppo del mercato e gli investimenti nelle reti in
fibra. "Quello che più conta è che I prezzi siano fissati ad
un livello equo che rifletta i costi sottostati”. A tal proposito
la responsabile dell'Agenda digitale ha annunciato che
lavorerà a stretto contatto con il Berec, la nuova Authority
europea, per la definizione di nuove misure comunitarie in materia
di calcolo dei costi e di applicazione del principio di non
discriminazione.

In un comunicato Etno, che rappresenta i maggiori investitori
europei in reti di telecomunicazioni in rame e in fibra, afferma di
condividere le preoccupazioni del commissario Kroes sull’esigenza
di creare le condizioni adatte agli investimenti nelle reti di
nuova generazione in Europa.

Assicurare che i prezzi di accesso wholesale sono situati ad un
livello che rifletta i costi sottostanti rappresenta secondo Etno
“un elemento di quadro regolatorio prevedibile che assicura agli
operatori la possibilità di investire nell’upgrading dei network
esistenti e nello sviluppo delle nuove reti”. Vi è infatti il
rischio che “come ha sostenuto il vicepresidente Kroes, prezzi
wholesale artificialmente bassi per il rame erodano il livello di
prezzi nei mercati broadband, rendendo i prodotti in fibra meno
attraenti per gli investimenti. Uno sviluppo del mercato
sostenibile dipende da una corretta valutazione dei costi
sottostanti”. Etno di dice pronta a collaborare al futuro lavoro
della Commissione e del Berec su questi temi.

La recente decisione relativa all’Italia sui prezzi di
unbundling, secondo Etno rappresenta "un esempio di
implementazione appropriata delle indicazioni europee sulla base
della procedura di notifica comunitaria". Infatti, il percorso
di definizione dei prezzi recentemente notificato "è
pienamente in linea con i livelli di prezzo
dell’unbundling". Per molti anni in Italia, sottolinea Etno,
"i prezzi dell’unbundling sono stati fissati al di sotto dei
costi incrementali di lungo periodo. La misura recentemente
adottata deve essere considerata come un ri-bilanciamento attuato
al fine di adeguare i prezzi della rete in rame al livello dei
costi e con l’obiettivo di offrire un segnale economico
appropriato per incentivare nuovi investimenti per lo sviluppo
della fibra".

Scarica qui lo speech del Commissario Neelie Kroes

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