AGENZIA SPAZIALE

L’allarme di Asi: “Aerospazio, ricerca a rischio”

Il consigliere d’amministrazione Marco Airaghi: “Fondi appena sufficienti per i costi di funzionamento”. Il sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti: “Cruciali gli investimenti sullo spazio: domani il tema sbarca a Palazzo Chigi”

Pubblicato il 03 Dic 2013

Antonello Salerno

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Il campanello d’allarme dell’Asi suona con l’intervento di Marco Airaghi, consigliere d’amministrazione dell’agenzia spaziale italiana, durante l’inaugurazione del nuovo stabilimento di Thales Alenia Space a L’Aquila. E per il Governo la risposta arriva dal sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti, che annuncia una riunione, domani a palazzo Chigi, proprio sul tema spazio.

“In questo centro c’è l’eccellenza – sottolinea Airaghi – e con questi investimenti ci mettiamo nella condizione di difendere le eccellenze italiane, che possono garantirci benessere e sviluppo per anni. Ma c’è anche una cattiva notizia che è doveroso dare proprio in questa sede. Ieri nella riunione del Consiglio d’amministrazione dell’Asi è stato approvato il finanziamento una tranche del contratto di Cosmo Sky di seconda generazione, che basterà, grazie all’utilizzo dei fondi che erano rimasti in cassa, fino a metà 2014. Nella stessa sede abbiamo approvato il bilancio che prevede un finanziamento dal Miur all’Asi di circa 500 milioni. A fondo per la ricerca invariato, gli stanziamenti all’Asi diminuiscono, evidentemente per privilegiare altri centri di ricerca. Rispetto ai 580 milioni che erano stati assicurati, ci è stato detto che ne potremo avere soltanto 530, anche se nell’immediato ce ne sarebbero disponibili soltanto 503. Questo vuol dire che al netto dei trasferimenti obbligatori per l’Esa, all’industria aerospaziale rimangono 103 milioni di euro, che azzerano completamente ogni attività nazionale, compreso Cosmo Sky di seconda generazione, e servono soltanto per coprire i costi di funzionamento, senza spazio per la ricerca. Per questo come rappresentante della difesa ho espresso voto contrario all’approvazione del Bilancio dell’Asi, che quindi è passato a maggioranza. Ci auguriamo che la ripartizione dei fondi tra gli enti di ricerca possa essere riconsiderata per consentire all’Asi di svolgere il proprio compito. Sono certo che questo appello sarà accolto, perché nel Governo mi sembra di vedere sensibilità su questo tema”.

“Ho ascoltato le preoccupazioni – ha risposto a stretto giro Pinotti, Difesa – e le riporterò in sede di Governo. Credo però che ci siano i margini per far rientrare l’allarme, dal momento che c’è la consapevolezza che il tema spazio sia molto importante. Intanto vorrei anticiparvi che domani a palazzo Chigi si terrà una riunione sul tema spazio, perché insieme vogliamo capire come poter dare una spinta a questo settore, per dire che lo spazio è uno dei campi fondamentali per lo sviluppo tecnologico dell’Italia. E’ una riunione a cui saranno presenti il ministero della Difesa, il Mise e il Miur, per coordinarci e individuare le ‘strategie Paese’. E su temi specifici potranno essere invitati anche rappresentanti aziendali”. Rispondendo a chi le chiedeva di Avio Space, Pinotti ha sottolineato che “l’indicazione che il governo dà è che l’investimento sullo spazio è un investimento che noi sosteniamo. Lo spazio è un settore nel quale noi pensiamo che sia importante investire”. L’intenzione dell’esecutivo, secondo quanto il sottosegretario ha lasciato capire, è che Avio rimanga Italiana anche attraverso partnership con altri attori del campo nazionale e internazionale.

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