L’asta delle frequenze riduce il deficit tedesco

Insieme ai minori costi del lavoro e all’aumento del gettito fiscale, la vendita di radiospettro ha contribuito alla revisione al ribasso del deficit per 20 miliardi

Pubblicato il 22 Giu 2010

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Gli introiti generati dall’asta delle frequenze per la telefonia
mobile sono responsabili, accanto all’aumento del gettito fiscale
e ai minori costi del mercato del lavoro, della diminuzione del
deficit tedesco.

Il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, citando fonti della
coalizione di governo, scrive infatti che la Germania chiuderà il
2010 con un deficit di 60-65 miliardi di euro, fino a 20 miliardi
di euro in meno rispetto a quanto previsto finora, mentre nel 2011
il deficit dovrebbe passare da una stima di 72 miliardi di euro a
circa 55 miliardi.

Nonostante le nuove stime, scrive il giornale, l'esecutivo non
ha alcuna intenzione di fare marcia indietro sulla maxi-manovra
finanziaria da oltre 80 miliardi di euro in quattro anni varata lo
scorso sette giugno.

Oggi il rapporto deficit-pil della Germania è al 5% e il ministro
delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble (Cdu), punta a portarlo
al 3% entro il 2013.

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