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La crisi di Telefonica: la big spagnola taglia il 15% dei lavoratori

Firmato con i sindacati il “Patto sociale per l’occupazione” che prevede anche percorsi di reskilling e upskilling. Risparmi annuali di oltre 230 milioni di euro dal 2023 in poi

Pubblicato il 28 Dic 2021

F. Me

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La compagnia di telecomunicazioni spagnola Telefonica ha firmato un “Patto sociale per l’occupazione” con i maggiori sindacati che prevede, tra le altre cose, circa 2.700 tagli nel primo trimestre del 2022. Possono aderire al piano i lavoratori che compiono 55 anni o più nel 2022 e hanno più di 15 anni di esperienza in azienda. Considerando il target di riferimento e le percentuali massime di adesione delle diverse aree, Telefonica stima appunto che vi aderiranno appunto circa 2.700 dipendenti.

Il piano di taglio dei posti di lavoro costerà a Telefonica circa 1,5 miliardi di euro, che saranno contabilizzati nel quarto trimestre del 2021 e produrrà risparmi annuali di oltre 230 milioni di euro dal 2023 in poi, spiega Telefonica in una nota.

L’impatto sulla generazione di cassa sarà infatti positivo a partire dal 2022, così come la cattura del risparmio, in quanto il l’uscita dei dipendenti è prevista nel primo trimestre del 2022.

“Il Patto Sociale per l’Occupazione promuove altri aspetti in cui l’impresa è sempre stata un esempio, l’incorporazione del talento, il reskilling, l’upskilling e la mobilità funzionale e geografica – evidenzia la compagnia spagnola – In questo contesto di evoluzione tecnologica senza precedenti, il piano assicura formazione continua e possibilità di mobilità per adeguarsi alle esigenze di business di Telefonica Spagna”.

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