INTERNET

La Fcc pensa a una tassa per finanziare la fibra nelle scuole

La proposta, che la commissione metterà in votazione il mese prossimo, prevede un contributo di due euro l’anno a carico degli utenti della telefonia fissa e mobile. Se approvata frutterà un “tesoretto” da 1,5 miliardi per implementare il progetto E-Rate

Pubblicato il 18 Nov 2014

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Un “tesoretto” da 1,5 miliardi di dollari l’anno da aggiungere agli stanziamenti per la banda ultralarga nelle scuole e nelle biblioteche degli Stati Uniti. Per raccogliere queste risorse la Fcc, la commissione federale sulle Comunicazioni, pensa a istituire un contributo di 2 dollari l’anno da addebitare sui consumi degli utenti della telefonia fissa e mobile negli Usa. Una proposta che dovrebbe andare in votazione – anticipa il Washington Post – il mese prossimo.

E’ l’equivalente di una tazza di caffè, ha sottolineato Tom Wheeler (nella foto), presidente di Fcc, e in cambio di questo migliaia di scuole e biblioteche potranno connettersi al web alla stessa velocità in cui lo fanno da casa.

La Fcc provvede alla finanziamento delle connessioni a Internet per migliaia di scuole americane grazie al programma E-Rate, creato nel 1997 per cablare gli uffici per i servizi telefonici, ma cha ha ben presto assunto un ruolo fondamentale per ridurre i costi della banda larga sostenuti dal mondo dell’educazione.

Oggi la maggior parte delle scuole e delle biblioteche sono connesse al web – riporta il quotidiano citando le dichiarazioni di Wheeler – ma sono ancora troppo poche quelle che mettono a disposizione degli utenti connessioni superveloci. “La connettività di base è oggi inadeguata – ha sottolineato ieri il presidente della Fcc in una conferenza stampa – L’era digitale ci chiede di portare le scuole e le biblioteche americane nel 21esimo secolo, in modo che gli studenti possano avere a disposizione gli strumenti di cui hanno bisogno per competere nell’economia globale”.

Il budget di E-Rate ha oggi un tetto di 2,4 miliardi di dollari l’anno, scrive il Washington post, e la luglio la Fcc è impegnata a trovare un modo per rimpinguare lo stanziamento, mentre alcuni commissari, come la democratica Jessica Rosenworcel, spingevano per un’azione più “aggressiva”, compresa l’eventualità di alzare il tetto del fondo. “Non c’è nulla di radicale nell’indicizzare E-Rate con l’inflazione – aveva affermato all’assemblea di Fcc a luglio – Non averlo fatot per i primi 13 anni del programma ha tagliato la possibilità di spesa per un ammontare complessivo di circa un miliardo di dollari”.

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