AGENDA DIGITALE

Letta affossa lo scorporo della rete

Il premier alla presentazione del rapporto Caio: “Separazione extrema ratio solo in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Ue per il 2020”. “Serve una forte accelerazione – ha aggiunto – con il privato che investa e il pubblico che stabilisca impegni vincolanti e favorisca la connettività con la PA”

Pubblicato il 30 Gen 2014

Antonello Salerno

letta-131021190753

Lo scorporo della rete Telecom sarebbe per il Governo l’ultima carta da giocare, “l’extrema ratio se non vengono raggiunti gli obiettivi di sviluppo della banda larga fissati dalla Ue per il 2020”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, presentando a Palazzo Chigi il Rapporto Caio.

La banda larga, in cui il Paese risulta essere “indietro”, è una “priorità assoluta del Governo”, ha detto Letta. L’impegno del Governo per sviluppare la broadband, ha aggiunto il premier, “deve essere costruire obiettivi vincolanti e questo ha senso non se si tratta semplicemente di preghiere da rivolgere ai privati o di auspici: ha senso perché il potere pubblico ha poteri con sfumature varie di invasività se questi impegni vincolanti non sono raggiunti. Quando dico sfumature diverse – ha aggiunto Letta – dico che esistono strumenti che vanno dagli atti di indirizzo fino alla bomba atomica in cui la valigetta l’hanno in mano Governo e Parlamento e in cui il bottone rosso è lo scorporo e la pubblicizzazione della rete che è l’estrema ratio se si verifica che gli impegni non vengono raggiunti”.

Per lo sviluppo della banda larga, ha aggiunto Enrico Letta, “serve una forte accelerazione”, dai privati e dal pubblico, in cui i primi “devono fare gli investimenti, è assolutamente necessario che avvenga, anche di più rispetto a quelli fatti finora”, mentre al pubblico spettano due compiti principali: costruire “una matrice di impegni vincolanti e di obiettivi. Questa matrice dev’essere basata su scadenze certe e scadenze periodiche con le quali verificare gli impegni che i privati si prendono – ha aggiunto Letta – in modo tale che siano verificabili dalla pubblica opinione e dai poteri pubblici”. E in secondo luogo “favorire la connettività di tutto il sistema della Pubblica Amministrazione”.

Il Governo, secondo il presidente del Consiglio, è chiamato impegnarsi in questo campo “al suo massimo livello, quindi alla presidenza del Consiglio dei ministri, in una logica in cui il nostro compito è legato alla competitività e alle politiche industriali nel campo della diffusione della banda larga”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati