Marcia indietro sul Nexus One: Google rinuncia a Verizon

Gli analisti parlano di flop per lo smartphone, ma il sistema operativo Android acquista consensi: a febbraio lanciati 15 nuovi modelli di cellulari con piattaforma targata Mountain View

Pubblicato il 28 Apr 2010

Marcia indietro a sorpresa di Google negli States: la casa di
Mountain View ha reso noto che non si alleerà più con Verizon
Wireless, il carrier numero uno negli Usa, per commercializzare il
suo Nexus One. Il web store di Google, dove i clienti americani
possono comunque acquistare lo smartphone, aveva in precedenza
indicato che il telefonino sarebbe stato disponibile sulla rete di
Verizon a partire da questa primavera, mentre Verizon non ha mai
confermato la notizia: “Non abbiamo commentato gli annunci di
Google in merito né dichiarato che il prodotto sarebbe stato
disponibile sulla nostra rete”, ha chiarito il portavoce del
carrier, Marquett Smith.

Verizon Wireless è una joint venture tra l’americana Verizon
Communications e il gruppo britannico Vodafone.
 Quest’ultima
ha annunciato nei giorni scorsi che presto venderà il Nexus One
nei negozi (prima in Uk, poi anche in Francia, Germania, Italia,
Olanda e Spagna) e sul suo sito Internet: anzi, lo smartphone sarà
gratuito per chi diventa cliente mobile di Vodafone.

Negli States, invece, l’annuncio dell’azienda di Brin e Page
viene visto come un duro colpo per il successo dell’unico
telefonino branded Google, visto che il network di Verizon conta
più di 90 milioni di abbonati. Il motivo della decisione di Google
di ritirarsi da eventuali partnership con Verizon Wireless non è
chiaro, ma per alcuni analisti è la conferma che "Nexus One
è un flop", secondo le parole di Colin Gillis della Bgc
Partners.



E’ possibile che Google creda nel mercato europeo più che in
quello americano. L’azienda ha detto chiaramente che il lancio
nei negozi Vodafone nasce dalla convinzione che questo sia il modo
migliore per raggiungere i consumatori sul mercato europeo e ha
confermato che non ci sono progetti per adottare strategie analoghe
negli Stati Uniti. Nexus One per Google rappresenta un mezzo per
spingere l’adozione del suo sistema operativo mobile Android,
rivale del popolare iPhone della Apple. E se il successo dello
smartphone è ancora tutto da dimostrare, la piattaforma Android
può cominciare a impensierire i concorrenti.

Il sistema operativo made in Mountain View è ormai adottato da
molti produttori di cellulari, da Htc a Motorola, e sta guadagnando
quote sul mercato dei telefonini intelligenti. Google ha
recentemente affermato che sta vendendo più di 60.000 device
Android ogni giorno: ancora molti meno dei 96.000 iPhone acquistati
quotidianamente, ma la cifra indica un buon tasso di crescita.
"Il successo ottenuto dagli operatori con gli altri cellulari
Android fa avanzare l’adozione della piattaforma", nota
l’analista di Piper Jaffray, Gene Munster.

Anche secondo Strategy Analytics, che nell’ultimo studio ha fatto
luce sui trend dominanti nelle piattaforme e nel design dei
terminali mobili, il sistema operativo di Google sta conquistando
consensi: a febbraio sono stati lanciati 95 nuovi tipi di cellulari
da 26 produttori diversi e, tra questi, 15 modelli usano la
piattaforma Android.

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