EX BEAUTY CONTEST

Mediaset: “Asta frequenze, esagerata la stima di 1 miliardo”

Il consigliere di amministrazione Gina Nieri scettica sulla possibilità di una partecipazione delle Tlc alla gara

Pubblicato il 11 Apr 2012

R.C.

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La stima di un incasso di 1-1,2 miliardi "è un’esagerazione": lo dice Gina Nieri, consigliere di amministrazione di Mediaset, commentando le anticipazioni sull’azzeramento del beauty contest e l’intenzione del governo di procedere a un’asta per le sei frequenze. Nieri ha ribadito la contrarietà del Gruppo alla nuova gara decisa dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. "La legalità c’era prima – ha sottolineato a margine del convegno di Confindustria digitale -: il beauty contest era un processo assolutamente legale che hanno fatto tutti gli stati europei. E’ stato illegale sospenderlo. Soprattutto – ha aggiunto parlando dei nuovi dettagli sulla gara emersi negli ultimi giorni – non si capisce cosa sono questi pacchetti".

Mediaset, ha ribadito la Nieri, "ritiene di avere un diritto acquisito con il beauty contest che era alle ultime battute ed era controfirmato dall’Europa. Per questo abbiamo fatto ricorso al Tar, perché è stato interrotto ingiustificatamente".

Infine sulla possibilità che le frequenze vengano assegnate in parte alle tv e in parte agli operatori di Tlc Nieri si è detta convinta che alla fine le frequenze "saranno date comunque alle televisioni".

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