PAY TV

Mediaset, ore cruciali per decidere su Digital+

Il Biscione dovrà scegliere se rilanciare sull’offerta di Telefonica o se uscire dall’affare cedendo agli spagnoli la propria quota del 22%. Secondo gli analisti la scelta sarà legata agli esiti della ricerca di un partner per Mediaset Premium, in vista dell’asta per i diritti Tv sul campionato di Serie A

Pubblicato il 05 Giu 2014

mediaset-140121122615

Le voci circolate ieri di un’offerta di Telefonica per assicurarsi il 100% della Pay-Tv spagnola Digital+, e quindi di rilevare il 22% delle partecipazioni che sono nel portafoglio di Mediaset, ha avuto oggi un effetto immediato a piazza Affari, con Mediaset che in apertura di contrattazioni guadagnava il 3,46%.

Così gli analisti focalizzano le loro attenzioni sulla vicenda, cercando di capire quali mosse si decideranno a Cologno Monzese. Il management di Mediaset potrebbe a questo punto scegliere di uscire dall’affare spagnolo, o di rilanciare sull’offerta di Telefonica, che ha già messo sul piatto 750 milioni per accaparrarsi il 56% delle azioni di Digital+ messe in vendita dal gruppo editoriale Prisa, e sarebbe disposta a sborsare altri 360 milioni per acquisire la quota del Biscione. Una decisione che sarà strettamente legata al fatto di riuscire a trovare un partner per Mediaset Premium, impegnata in queste ore nell’asta per i diritti televisivi sul campionato di serie A per il prossimo triennio. E in proporzione più larga le alleanze saranno necessarie anche per realizzare quella pay Tv su scala europea che ai piani ali di Mediaset hanno immaginato per fare concorrenza al nuovo gigante continentale della pay tv lanciato dalla BSkyB di Rupert Murdoch.

“Pensiamo che la volontà di Telefonica di detenere il 100% di Digital Plus sia legata ai 700 mln euro di crediti di imposta che ha D+ – affermano gli analisti di Fidentiis – Non è infatti chiaro se Telefonica possa utilizzare questi crediti senza avere la totalità dell’asset”. Quanto a Mediaset, continuano da Fidentiis, “crediamo che la decisione finale su Digital Plus si baserà sull’esito della ricerca di un partner per Mediaset Premium. La necessità di Mediaset è quella di trovare capitali freschi per la pay tv italiana”.

Se Mediaset decidesse di cedere la sua quota in Digital+ “quest’azione segnalerebbe che si è già assicurata un partner per Mediaset Premium – concludono – La volontà di arrivare al 50% di Digital+ potrebbe invece indicare che la società intende usare questa quota per attirare investitori nella newco formata dalle attività della pay tv italiana e spagnola”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati