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Mediaset premium fatica a trovare alleati

Prosegue la ricerca di partner strategici per la newco della Pay tv, ma per il momento le trattative non decollano né con Vivendi né con i qatarioti di Al Jazeera. Uno dei nodi da sciogliere è quello della valutazione della società

Pubblicato il 28 Ott 2014

A.S.

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“I colloqui stanno andando un po’ a rilento, tutto procede con molta calma, sia con Al Jazeera che con Vivendi“. “Mediaset è al lavoro per trovare un partner strategico, ma quale sia ancora non è deciso”. “Appare tutto abbastanza fermo”. Sono le dichiarazioni raccolte dall’agenzia di stampa Reuters rispetto alla ricerca in corso per Mediaset di potenziali partner nella Newco di Pay Tv Premium, mentre il percorso formale di spin-off della pay Tv procede secondo i piani. Tra i possibili soci più accreditati ci sarebbero, secondo le voci che si sono rincorse negli ultimi mesi, Vivendi e Al Jazeera, mentre oggi l’11% della società è nelle mani di Telefonica. Uno dei nodi della vicenda sarebbe la valutazione dell’asset (900 milioni di equity value), che è implicitamente emersa con l’ingresso di Telefonica.

Al Jazeera e Vivendi sono in contatto con Mediaset da molto tempo e a luglio è stato lo stesso vicepresidente Pier Silvio Berlusconi a confermare le trattative con i due gruppi media e “altri” per aprire il capitale della pay Tv dopo l’ingresso di Telefonica.

“Il Qatar si è un po’ disamorato dell’ipotesi di investimento in Premium (tramite la controllata Al Jazeera) anche se la porta non è definitivamente chiusa. Tra gli elementi che hanno rallentato le relazioni con il gruppo di Berlusconi c’è l’ingresso di Telefonica, che ha implicitamente dato una valorizzazione ufficiale all’asset condizionando le trattative con eventuali altri soci. Questo ha infastidito gli investitori arabi e allungato ancora i tempi di una eventuale intesa”, dice una fonte vicina al mondo qatarino. Un’altra fonte conferma una certa “freddezza” del Qatar, che attribuisce però ad una strategia di maggiore prudenza sugli investimenti in Europa in generale anche per motivi geopolitici oltre che per opportunità di diversificazione.

Dal proprio punto di vista Vivendi, per bocca di Bertrand Meheut, presidente di Canal Plus, ha ribadito in un’intervista a Le Figaro la vocazione internazionale della pay Tv di Vivendi: secondo una fonte la trattativa con Mediaset “non è nell’agenda di Vivendi né nel breve né nel medio termine”, e anche sulle valutazioni, secondo un’altra fonte, “Premium vale circa la metà del miliardo” valutato nel deal dell’ingresso di Telefonica.

Intanto il lavoro per lo scorporo di Mediaset Premium (89% Mediaset, 11% Telefonica) sta procedendo per arrivare a compimento entro l’anno, come nei piani: ci lavoreranno 245 persone di cui una quarantina di giornalisti della redazione calcio e avrà in pancia i diritti del calcio, dice una fonte confermando indiscrezioni circolate di recente.

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