L’APPELLO

Modem in caduta libera, i rivenditori lanciano l’Sos: “Agcom agisca subito”

Vendite diminuite del 45%, Davide Rossi dg di Aires Confcommercio: “Garantire agli utenti piena libertà di scelta superando le scelte imposte dagli operatori. Inaccettabile un nuovo rinvio”

Pubblicato il 14 Giu 2018

A. S.

Come proteggere la rete Wi-Fi domestica da intrusi

La battaglia per il modem libero torna all’ordine del giorno, con un appello ad Agcom di Davide Rossi (nella foto in basso), direttore generale e consigliere di Aires Confcommercio, che chiede un intervento del regolatore per vietare che gli operatori di telecomunicazioni impongano agli utenti soltanto alcuni modelli di router, liberalizzando di fatto un mercato che fino a oggi in Italia, a differenza di altri Paesi europei, è rimasto ingessato.

A supporto di questa richiesta Aires Confcommercio pubblica i dati del mercato delle apparecchiature di connessione come modem e router, che ne 2017 aveva registrato un calo del -34%. Situazione che si è aggravata nei primi cinque mesi del 2018, con un -45%, nonostante la disponibilità di banda larga cresca “anche grazie a fondi pubblici – si legge in una nota dell’associazione – e i consumatori beneficerebbero di scelte consapevoli in un mercato che se fosse ancora competitivo migliorerebbe certamente le tecnologie di sicurezza, privacy e wireless”.

Quando si sottoscrive un contratto per l’acqua potabile, è la tesi di Aires Confcommercio, viene forse imposto l’acquisto di un rubinetto di proprietà della società fornitrice? Rai, Mediaset o La7 impongono di comprare antenne, decoder o televisori di una sola marca per ricevere il digitale terrestre? “Sarebbe assurdo e inaccettabile – spiega l’associazione – Parlando di accesso a Internet, la situazione è invece proprio questa: la quasi totalità delle società di telecomunicazioni impone al cliente l’acquisto di un modem venduto da loro stesse”.

Non è bastata la normativa europea sulla Net Neutrality in vigore già dal 2016 che garantirebbe la libertà di scelta, prosegue l’associazione, piuttosto si è reso necessario affrontare nuovamente il tema nelle aule parlamentari. “Il tema è stato ampiamente discusso e portato all’attenzione di opinione pubblica e istituzioni grazie al lavoro della Alleanza per il Modem Libero – sottolinea Aires Confcommercio – ma quella che sembrava una decisione ormai presa, continua ad essere rinviata. Sono trascorsi più di tre mesi dalle apprezzate dichiarazioni al Corriere della Sera del Presidente dell’Agcom Angelo Cardani che dava per imminente la conclusione dell’iter che avrebbe proibito agli operatori di imporre il proprio modem ma più volte è stata rimandato il voto finale sulla delibera”.

“È inaccettabile un ulteriore rinvio – afferma Rossi – si faccia presto. E’ necessario che si garantisca la piena libertà di scelta. Questo anche per ripristinare la libera concorrenza di mercato. Ogni rinvio ha rappresentato un cospicuo regalo a chi oggi si avvantaggia della mancanza di regole e un grave danno economico per tutti gli altri operatori dell’industria e della distribuzione”.

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