COPYRIGHT

Musica online, il Parlamento Ue approva la direttiva “senza-frontiere”

Le nuove norme agevolano la concessione delle licenze da un Paese all’altro dell’Unione, migliorando la governance delle società di collecting, tutelando gli artisti e aumentando la scelta per i consumatori. Michel Barnier: “Pietra miliare per il mercato unico digitale”. Ora la palla passa al Consiglio Ue

Pubblicato il 04 Feb 2014

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La Direttiva Ue sulla gestione collettiva dei diritti d’autore per la musica online compie un nuovo passo in avanti: le nuove norme (Directive on collective rights management and multi-territorial licensing of musical works for online use) approvate dal Parlamento europeo agevoleranno i fornitori online nel compito di ottenere le licenze d’uso per la musica in più Paesi europei, alle stesse condizioni di cui godono nel proprio.

Approvata con 640 voti favorevoli, 18 voti contrari e 22 astensioni, la Direttiva deve ancora essere formalmente approvata dal Consiglio. I Paesi membri dell’Ue avranno poi 24 mesi di tempo per incorporare la Direttiva nella legislazione nazionale.

“Il voto di oggi rappresenta una pietra miliare per la realizzazione del mercato unico digitale”, ha dichiarato il Commissario Ue al Mercato Interno Michel Barnier. “La Direttiva faciliterà l’ingresso sul mercato europeo dei piccoli fornitori innovativi, contribuirà a una maggiore distribuzione e aumenterà l’offerta di musica online per gli utenti. La Direttiva“, ha continuato Barnier, “permetterà di ammodernare il funzionamento delle società collettive che gestiscono i diritti d’autore (le cosiddette società di collecting) che gestiscono il copyright e i diritti associati per conto dei detentori, come autori e artisti, in tutta Europa”.

Secondo Barnier, la nuova Direttiva rafforza e migliora in generale la governance e la trasparenza delle società di gestione collettiva. Darà, per esempio, ai titolari dei diritti la possibilità d’essere più coinvolti nel processo decisionale del management collettivo, di fissare i requisiti minimi relativi alla struttura di governance delle società di collecting e garantirà il pagamento puntuale delle royalties ai titolari dei diritti.

Inoltre, le nuove regole favoriranno e miglioreranno la concessione delle licenze multi-territoriali da parte delle società di collecting per i servizi di musica digitale, come quelli di downloading e di streaming. In futuro, sarà più facile per questi servizi coprire un maggior numero di territori e fornire un catalogo più ampio, aumentando l’offerta disponibile in Ue.

“La Direttiva proteggerà efficacemente gli interessi dei creatori europei e agevolerà per gli utenti finali l’accesso ai contenuti protetti da copyright in tutta Europa”, ha ribadito la relatrice Marielle Gallo (PPE, Francia). “Questa Direttiva è un chiaro segnale che il copyright può essere facilmente adattato a Internet. Il copyright ricopre un ruolo essenziale per l’economia digitale”.

In base alle nuove regole, i fornitori di servizi di musica online nell’Unione europea potranno ottenere le licenze da parte degli organismi di gestione collettiva, che rappresentano i diritti d’autore. Per garantire che i creatori di musica di tutti gli Stati membri abbiano accesso a licenze capaci di coprire più di un Paese e per preservare la diversità culturale, gli organismi di gestione collettiva, che di per sé non rilasciano le licenze di copyright a più di un Paese, potranno chiedere a un’altra organizzazione analoga di rappresentare il loro repertorio. Grazie alle nuove norme, gli organismi di gestione collettiva dovranno gestire il repertorio di terzi alle stesse condizioni che applicano ai propri repertori.

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