Ngn e Piano frequenze nella relazione di Agcom

Le prospettive per l’autostrada broadband, il dividendo digitale, il pluralismo dell’informazione al centro della Relazione che viene presentata domani al Parlamento dal presidente Calabrò

Pubblicato il 05 Lug 2010

Sarà la banda larga, fissa e mobile, la protagonista della
Relazione annuale sull’attività 2009 di Agcom che il presidente,
Corrado Calabrò, illustrerà domani alla Camera, introdotto dal
presidente della Camera Gianfranco Fini. In vista della relazione,
Calabrò e il Consiglio dell'Agcom sono stati ricevuti dal
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Una relazione molto attesa sia da operatori tv che delle Tlc: si fa
il punto sulle prospettive per le emittenti locali alla luce del
nuovo Piano frequenze approvato dall’Authority. Ma si parla anche
delle prospettive per il mercato delle Tlc dove la moltiplicazione
del traffico dati rende la richiesta di banda larga sempre più
pressante. La relazione dell'Authority, che opera da garante
sia sul settore televisivo che su quello delle telecomunicazioni,
prenderà le mosse per quanto attiene il fronte televisivo dal varo
del piano frequenze per la tv digitale. Atteso da tempo, il piano
frequenze è considerato essenziale sia per quantificare il
dividendo digitale interno – sarà messo a gara con un beauty
contest – sia perché apre alla possibilità di riservare parte
della banda a 800 Mhz agli operatori di Tlc per la banda larga
mobile. Una strada, questa, indicata dall'Europa con una
pronuncia del Radio Spectrum Policy Group (Rspg) la cui guida per
il 2010 è dell'Autorità italiana.

Per quanto attiene le Tlc, la relazione ruoterà intorno al
progetto per le Ngn che ha acceso il dibattito nel corso
dell’ultimo anno: sullo sfondo il progetto degli Olo per una
“società della fibra” e gli investimenti annunciati da Telecom
Italia per la fibra ottica.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati