Ngn, il co-investimento è l’unica strada possibile

Secondo uno studio della società di consulenza Oxera, presentato oggi alla Commissione europea, per spingere la realizzazione delle nuove reti ultrabroadband è necessaria la costituzione di newco fra incumbent e Olo. La crisi mette a rischio i conti delle telco: impraticabile la strada della duplicazione dei network

Pubblicato il 24 Nov 2011

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Per spingere la realizzazione delle Ngn in Europa l’unica strada
praticabile è quella del co-investimento da parte degli operatori,
incumbent e Olo.

Questa la conclusione a cui è giunta Oxera, fra le principali
società di consulenza nel campo della ricerca economica sulle
industrie regolate (telecom, energia e trasporti), nello studio
“How
co-investment could boost Nga roll-out: Feasibility and
Implementation” presentato oggi a Bruxelles ai funzionari
delle Dg Infso e Comp della Commissione europea nonché ai
rappresentanti dell’industria Ict europea. A illustrare i
contenuti dell’analisi il professor Luis Correia Da Silva tra gli
autori dello studio e managing director di Oxera.

Secondo Oxera gli attuali piani di investimento dei Paesi europei
– come peraltro già evidenziato dal commissario all’Agenda
digitale Neelie Kroes – non sono sufficienti per raggiungere gli
obiettivi dell’Agenda digitale europea, ossia di garantire la
connettività a 100 megab/sec al 50% della popolazione entro il
2020. L’incertezza della domanda e la mancanza di un quadro
regolatorio sono i principali ostacoli sul cammino. E inoltre gli
operatori sono chiamati ad investire in un momento di grande
difficoltà economica. A tutto ciò si aggiunge – sostiene la
società di consulenza – il “freno” da parte degli incumbent
che tendono a rallentare gli investimenti nelle infrastrutture a
banda ulltralarga a causa della conseguente perdita di rendita
delle reti in rame.

Se non si vuole rischiare l’impasse – sostiene Oxera – è
necessario identificare un “modello” utile a stimolare gli
investimenti nelle nuove reti a banda ultralarga tenendo conto del
fatto che i costi di sviluppo delle infrastrutture non rendono
praticabile una duplicazione delle stesse.

Secondo Oxera l’unica strada praticabile è quella del
coinvestimento attraverso la costituzione di Newco partecipate
dagli operatori sia incumbent che alternativi e strutturalmente
separata dagli operatori che operano nel mercato retail.

Per spingere la realizzazione delle nuove reti è necessario
inoltre l’impegno da parte dei coinvestitori a migrare i propri
clienti dalla rete in rame a quella in fibra nonché quello a non
investire in altre reti di accesso. Questo “modello”
consentirebbe – conclude la società – di superare le difficoltà
strutturali che hanno fino ad oggi rallentato gli investimenti
riduce il rischio legato all’incertezza della domanda e alla
disponibilità a pagare di più per la fibra.

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