“Ngn: troppe norme locali, così non si va avanti”

“La fattibilità tecnica è comprovata”, sottolinea l’Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione. “Al contrario norme e tasse variano da comune a comune gravando per il 7% sui costi di scavo e posa”

Pubblicato il 23 Set 2009

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Solo un adeguato aggiornamento delle norme vigenti, soprattutto a
livello locale, accanto alle innovazioni tecnologiche, potrà
assicurare lo sviluppo delle reti di nuova generazione Ngn. Questa
la tesi sostenuta dall’Anfov, l’Associazione per la convergenza
nei servizi di comunicazione, e messa nero su bianco nello studio
“Note tecniche per lo sviluppo in Italia di una infrastruttura
Ngn in linea con le norme di principio contenute nella legge
133/2008”.

I risultati dell’indagine parlano chiaro: l’esperienza degli
operatori di settore indica che molti dei problemi relativi alla
fibra ottica (costi, impatto ambientale) sono facilmente
risolvibili. Ma “se la fattibilità tecnica e l’utilità delle
Ngn è comprovata" (il rilevante incremento di banda ed il
corrispondente aumento dei servizi fruibili ridurrà drasticamente
il digital divide)  “è invece necessario fare molto dal punto
di vista normativo". Le norme vigenti – puntualizza
l'osservatorio – variano da comune a comune, e le tasse locali
(imposte di bollo, oneri di discarica, ripristino del manto
stradale ecc.) gravano per circa il 7% sui costi di scavo e posa. A
questo vanno sommate le difficoltà causate dalle norme tecniche
locali. "Diventa dunque indispensabile un’armonizzazione
nazionale di tasse e norme tecniche”, puntualizza
l'Associazione.

Lo studio dell’Anfov intende proprio rappresentare un supporto
per l’attuazione della legge 133/2008, fornendo una sintesi
dell’esperienza dei maggiori operatori e costruttori di
telecomunicazioni italiani e indicando, a chi dovrà redigere le
parti attuative della normativa, le principali tecnologie che oggi
possono costituire un adeguato ventaglio di strumenti per la
realizzazione dell’infrastruttura Ngn in fibra ottica
all’interno delle aree urbane e degli edifici. Il tema è “di
notevole interesse”, sottolinea l’Anfov, “dato che lo
sviluppo di una moderna infrastruttura in fibra ottica,
indispensabile all'implementazione delle Ngn, è ormai
considerato, a livello nazionale ma anche internazionale, una
essential facility a forte impatto sociale, a beneficio della
crescita economica complessiva e dei servizi disponibili sul
territorio”.

Risolto il nodo dell’armonizzazione normativa, le reti Ngn
potranno “conoscere un enorme sviluppo grazie alle nuove
tecnologie”, conclude l’Anfov, tenuto conto che oggi posare i
cavi è sempre più economico (con le tecnologie tradizionali la
costruzione delle infrastrutture esterne rappresentava più della
metà della spesa complessiva, mentre con le nuove soluzioni si
possono ridurre i costi totali di oltre il 50%). Anche l’impatto
ambientale è ridotto, grazie allo sviluppo di tecniche di posa
innovative che offrono una soluzione “sostenibile” allo
sviluppo delle reti Ngn.

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