SMART CITY

Non solo kermesse: l’Expo 2015 diventa il “laboratorio” di Tim

Inaugurato a Milano il Temporary Store, un polo dedicato all’innovazione tecnologica in chiave mobile. Nella “cittadella” si sperimentano i big data: 95mila chiamate e 530 Gb di traffico dati

Pubblicato il 04 Giu 2015

Domenico Aliperto

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Il rodaggio è andato bene e la struttura pare reggere se è vero, come dichiara Tim, che ogni giorno all’interno della smart city di Expo 2015 il network wireless sostiene una media di 95 mila chiamate e 530 Gbyte di traffico dati. Numeri in costante crescita rispetto al giorno dell’inaugurazione, a conferma che nella kermesse internazionale dedicata all’alimentazione l’appetito vien mangiando non solo quando si parla di cibo, ma soprattutto rispetto alla connettività.

Il primo consuntivo è arrivato oggi, in occasione dell’inaugurazione del temporary store all’interno dell’area espositiva. Uno spazio multifunzionale che affiancandosi all’Auditorium Samsung-Tim dà vita a un piccolo polo dedicato all’innovazione tecnologica in chiave mobile. Come anticipato da CorCom alla vigilia del 1 maggio, nelle intenzioni di Tim e Samsung l’Auditorium fungerà infatti da location non solo per eventi e presentazioni delle due società e di terzi durante il semestre, ma anche da incubatore di idee e progetti all’insegna dell’education sul tema della sostenibilità. D’altra parte, lo store accoglierà i visitatori con un approccio esperienziale rispetto a prodotti e servizi, e costituirà il primo esempio per la nuova generazione di spazi commerciali a marchio Tim, trasferendo nei prossimi mesi le esperienze maturate a Expo sull’offerta mass market. “L’evoluzione riguarderà, oltre all’architettura e alle funzionalità del negozio, il ruolo degli addetti alle vendite, che punteranno sulla consulenza e sull’assistenza personalizzata per raccontare le offerte”, ha spiegato Stefano De Angelis, direttore divisione Consumer Telecom Italia. “Il mercato ormai è polarizzato tra clienti super esperti e neofiti che hanno appena sentito parlare delle app e vogliono saperne di più. L’obiettivo è dare sempre più risalto all’apporto umano, abbattendo le barriere, eliminando il famoso bancone e istituendo aree tematiche modaulari dedicate alla digital life”.

Ma l’Expo si sta rivelando per Telecom un vero e proprio laboratorio non solo sul fronte commerciale (rispetto al quale, inoltre, sono state sviluppate nuove modalità per la distribuzione di sim, vendute in bundle con i pacchetti turistici ai visitatori stranieri attraverso accordi alcuni tour operator): Simone Battiferri, direttore Business di Telecom Italia ha spiegato che “l’ecosistema a cui abbiamo dato vita rappresenta il primo esempio compiuto di digital smart city. Le reti ultrabroadband del sito funzionano grazie a 300 km di fibra posata, mentre sei stazioni radio macro e 12 installazioni micro garantiscono la connettività 4G Lte. Abbiamo allestito 600 access point per il Wi-fi, 450 server con 100 Tbyte di storage che fanno girare le 90 applicazioni necessarie a gestire l’intero meccanismo”. Naturalmente la macchina funziona grazie alla collaborazione con gli altri sponsor tecnici dell’evento (da Cisco ad Accenture passando per l’appunto da Samsung) e con lo storico partner per la parte infrastrutturale, Ericsson, con cui Telecom – ha fatto sapere Andrea Costa, responsabile del progetto Expo – sta sviluppando nuove applicazioni sperimentali in chiave M2M e IoT che dovrebbero vedere la luce entro ottobre all’interno dell’area espositiva di Rho.

L’inaugurazione di oggi è stata anche il pretesto per lanciare ufficialmente il servizio Tim2Go, ovvero la possibilità di noleggiare per una settimana un tablet Samsung (con Sim 4G Lte e dotato di una serie di applicazioni utili per amplificare l’esperienza di Expo 2015) che non solo può uscire dall’area espositiva, ma può essere portato ovunque sull’intero territorio nazionale.

A chiosa della presentazione Piero Galli, direttore generale Event Management, ha tracciato un bilancio del primo mese di Expo 2015. “So far, so good”, ha detto Galli. “I dati d’afflusso parlano di 2,7 milioni di visitatori con un tempo di permanenza di oltre sei ore, superiore a quando preventivato, e un livello di soddisfazione straordinario, sia per la componente contenutistica sia per l’esperienza di visita in sé. Merito della tecnologia. Ora dobbiamo puntare al massimo del potenziale dell’iniziativa, che è ancora lontano dall’essere raggiunto. Ma un risultato importantissimo l’abbiamo già conquistato: con Expo si è creato quel sistema che spesso in Italia si invoca ma che raramente è messo in pratica. Abbiamo dimostrato che integrazione e capacità di lavorare con programmazione possono dare vita a esempi di cui questo Paese oggi ha più che mai bisogno”.

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