Nozze Wind-Vimpelcom. Libero.it a rischio chiusura

Comitato di redazione all’attacco: dopo la nascita del colosso russo-egiziano scorporo in vista per il portale generalista. Quindici redattori sulle barricate

Pubblicato il 25 Ott 2010

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"A poche settimane dall'annuncio dell'operazione
Vimpelcom-Wind, il proprietario del portale internet Libero.it sta
ipotizzando di uscire dalla scena dell'informazione online
chiudendo la sua storica testata giornalistica, nonostante il buon
andamento dei conti, della pubblicità e delle performance".
Lo denuncia il comitato di redazione di Libero.it, che parla di
"dentro i russi e fuori i redattori".

È quanto è emerso – sottolinea l'organismo sindacale – in un
incontro a Roma tra Wind e il Cdr di News2000-Libero.it assistito
da Federazione nazionale della stampa e Associazione lombarda dei
giornalisti: "Questo sembra essere il primo atto
dell'annunciato scorporo di Libero.it, nell'ambito
dell'accordo russo-egiziano. Il cambio di rotta nelle strategie
industriali del primo portale italiano prevedrebbe la sostituzione
della redazione, composta da quindici giornalisti professionisti,
con fornitori esterni".

"L'assemblea dei giornalisti – si legge ancora nella nota
– chiede a Wind di cambiare i propri piani garantendo il futuro
della testata, il mantenimento dei posti di lavoro e il contratto
giornalistico e affida al cdr un primo pacchetto di cinque giorni
di sciopero. È emblematico che l'unico portale internet che
per primo, più di dieci anni fa, si volle dotare di una testata e
di una redazione interna composta da giornalisti professionisti
improvvisamente ritenga un peso tale professionalità".

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