AGENDA DIGITALE

Nuti: “Fibra ottica in tutte le case”

Sul nostro giornale le ricette dei numeri uno delle principali associazioni di settore per attuare l’Agenda digitale. Ecco l’intervento del presidente Aiip

Pubblicato il 16 Mag 2012

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L’Agenda Digitale è qualcosa di più sistematico di un piano operativo regionale e di meno cogente di un testo normativo promosso dal Governo. È un passo necessario che il Paese deve compiere per infrastrutturarsi, informatizzarsi e crescere fino ad allinearsi alle migliori esperienze europee. È anzitutto nostro interesse portare all’Italia esperienze e competenze degli operatori minori, più saldamente legati alle esigenze del territorio. Esperienze, le nostre, vivificate da soluzioni intelligenti portate alle Pubbliche Amministrazioni locali e alle piccole e medie imprese. Senza perderci in retoriche crediamo che una grande rivoluzione culturale deve partire ad ogni livello della filiera.

Occorre avviare programmi di formazione dei cittadini, specialmente quelli che non sono nativi digitali, perché possano anche loro utilizzare i servizi dell’informazione offerti dalle pubbliche amministrazioni e dai privati. Non basta più portare in digitale quello che prima era cartaceo. È necessario che quel sistema interoperi con lo stesso standard con tutti gli altri sistemi nel panorama digitale. Ma c’è di più. L’Agenda Digitale non può ridursi ad un atto normativo. Spesso c’è l’illusione che sia sufficiente imporre un obbligo perché il sistema cresca. A volte, come per la tutela del Diritto d’Autore on line, è esattamente il contrario. Invece di limitarsi a combattere il fenomeno della pirateria, occorrerebbe anche far crescere il mercato legale dei contenuti, incentivandolo in ogni modo.

Aiip è da sempre convinta che in un futuro prossimo la fibra ottica debba giungere fino casa dell’utente, nonostante le diverse soluzioni tecnologiche proposte per vivificare il rame o per utilizzare frequenze 3G e 4G. Molti richiami sono stati fatti da Aiip su questo tema, per significare a tutti che la nostra esistenza era seriamente messa in pericolo da chi ha guadagnato un’ottima visibilità sui giornali per permettersi di dire che ci sono troppe regole o che i prezzi del rame sono bassi e per questo non ci sono soldi per investire nelle reti di nuova generazione. Scuse ridicole che malcelano a volte una cattiva volontà di cambiare.

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