Opas Rai Way, l’intero cda di Ei Towers indagato per aggiotaggio

Gli uomini del nucleo valutario delle fiamme gialle di Milano perquisiscono la sede della società. L’indagine disposta dal pm Adriano Scudieri. L’azienda: “Nostro operato improntato al rispetto delle leggi e alla trasparenza”

Pubblicato il 05 Mag 2015

A.S.

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L’intero Consiglio di amministrazione di Ei Towers è indagato per aggiotaggio. L’inchiesta sull’operazione Rai Way nasce da una relazione del Nucleo valutario della Guardia di Finanza, che ha lavorato con l’ausilio di Consob, e vede indagati per aggiotaggio informativo i 7 membri del Cda della società delle torri Mediaset in carica il 24 febbraio 2015, quando fu annunciata l’offerta pubblica di acquiato e scambio su Rai Way. Questa mattina, così, le fiamme gialle hanno perquisito la sede dell’azienda.

Ei Towers dal canto proprio ha voluto ribadire “la piena correttezza dell’operato proprio e dei suoi amministratori, che è sempre stato improntato al rispetto delle leggi e alla trasparenza e completezza delle informazioni rese al mercato”. Il commento è stato affidato a un comunicato diffuso in serata, in cui su richiesta della Consob Ei Towers ha dato ufficialmente notizia della visita in sede della Guardia di Finanza, che “ha proceduto – si legge nella nota – all’acquisizione di documentazione inerente l’Offerta pubblica di acquisto e scambio annunciata in data 24 febbraio u.s. avente ad oggetto le azioni Rai Way S.p.A.. La fattispecie ipotizzata è quella prevista dall’art. 185 del Testo Unico della Finanza”.

Gli indagati sono sette: il presidente del consiglio di amministrazione di Ei Towers Alberto Giussani, gli amministratori delegati Guido Barbieri e Valter Gottardi, il consigliere esecutivo Piercarlo Invernizzi, i consiglieri Manlio Cruciatti e Michele Pirotta e l’ex consigliere Richard Adam Hurowitz, che non è stato confermato dall’assemblea degli azionisti del 21 aprile, nella seduta in cui si è deciso l’allargamento a nove dei componenti del Cda.

La relazione della Gdf, da cui è partita l’indagine della Procura di Milano, coordinata da pm Adriano Scudieri e dall’aggiunto Gerardo Grieco, evidenzierebbe una presunta carenza informativa delle comunicazioni al mercato con cui la asocietà che fa riferimento a Mediaset ha annunciato l’opas. Nelle comunicazioni di Ei Towers al lancio dell’operazione, infatti, si spiegava che una delle condizioni del buon esito dell’operazione era il raggiungimento di una “partecipazione pari almeno al 66,67% del capitale sociale di Rai Way” senza però citare il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri del 2 settembre 2014 che vincolava la società della Rai al controllo Pubblico per almeno il 51% delle azioni. Dopo l’annuncio dell’opas, ricostruisce la Procura, le azioni di Ei Towers e Rai Way hanno registrato forti rialzi, e gli inquirenti vogliono capire quali finalità ci siano state dietro la presunta dimenticanza di quel dettaglio nelle comunicazioni al mercato.

L’azienda degli apparati di trasmissione del segnale radiotelevisivo di Mediaset aveva lanciato lo scorso 24 febbraio l’Opas a 4,5 euro per azione puntando, in un primo tempo, ad almeno il 66,7% del capitale della società torri della Rai. Un’operazione che, lanciata a sorpresa, aveva provocato l’immediato stop della Rai, che l’aveva definita come “ostile”. Il governo era intervenuto a stretto giro per ribadire che il controllo della società avrebbe dovuto restare in ogni caso in mano pubblica, con la Rai che detiene il 65% dell’azienda e che ha definito strategica la propria partecipazione in Rai Way. In un secondo momento anche l’antitrust ha poi aperto un’istruttoria, valutando ed esprimendo un primo parere negativo rispetto alla concorrenza, mentre la Consob ha prima congelato e poi bocciato la proposta esaminandone il prospetto informativo. La disponibilità di Ei Towers ad abbassare dal 66,7 al 40% la soglia per la validità dell’Opas non ha ottenuto feedback positivi, e così il management dell’azienda ha nelle ultime settimane deciso di ritirare l’offerta.

Sul versante Rai Way, intanto, l’azienda precisa – su richiesta della Consob – di essere impegnata nell’esame di operazioni di acquisizione, ma di non aver ancora preso decisioni vincolanti. Rai Way rileva che “sta valutando varie opoerunità di crescita esterna, anche attraverso operazioni di acquisizione, che abbiano una spiccata natura industriale, e dirette a rafforzare la posizione di mercato di Rai Way“.

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