L'INTERVENTO

Tim-Open Fiber, Bassanini: “Partita complessa, soluzioni devono essere convenienti per tutti”

Il presidente della società fa il punto sulle aree bianche: la commercializzazione già attiva in sperimentazione in 70 comuni. E sul piano fibra: raggiunti 7 milioni di unità immobiliari

Pubblicato il 04 Ott 2019

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Open Fiber è una società nata dall’intesa tra due azionisti importanti per ruolo e solidità finanziaria, con la missione di dar vita all’ammodernamento della rete e alla realizzazione di una infrastruttura integralmente in fibra ottica. Ad oggi abbiamo raggiunto circa 7milioni di unità immobiliari coperte da rete in fibra ottica“. Ad anticipare i numeri il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, intervenuto al convegno sulle città digitali organizzato nell’ambito del Festival delle città.

Bassanini parla delle gare che la società si è aggiudicata per cablare le aree del Paese e sottolinea i numeri importanti ma anche le complessità. “Avevamo forse tutti sottovalutato le complessità – ha spiegato – Nelle 271 città dove operiamo come privati non ci sono grandi difficoltà ma nei circa 7mila Comuni tutto si rivela più complicato; bisogna rispettare una serie di procedure di gara, avere molte più autorizzazioni di quelle che si hanno nelle città. In alcuni casi le amministrazioni comunali sono più collaborative. Per questo abbiamo investito il Governo di intervenire”.

La commercializzazione dei servizi in fibra nelle aree bianche, ha ricordato Bassanini, è partita il primo agosto 2019 a Castel Giorgio in Umbria ed è già attiva in sperimentazione – sin dalla fine del 2018 – in 70 comuni. Sarà a breve estesa in tutti i comuni completati, segnando un ulteriore passo nella realizzazione del piano di infrastrutturazione digitale del Paese.

Le trattative con Tim

“Abbiamo un accordo di riservatezza che vincola noi, i nostri azionisti e Telecom Italia. E l’accordo di riservatezza significa che non possiamo dire nulla perché non si è arrivati ad una conclusione”, ha ricordato il presidente Bassanini interpellato da Radiocor, a margine dell’incontro, sull’andamento dei tavoli con Tim sulla fibra

“E poi c’è un’altra ragione che viene spesso sottovalutata – precisa Bassanini – Qualunque valutazione sullo stato di avanzamento di questo confronto ha conseguenze sui mercati e, in questo caso, riguarda società quotate che sono più di una, da Enel a Tim a Vivendi, ed io osservo rigorosamente l’accordo di riservatezza. Vedo che non tutti lo fanno, ma sono convinto di avere ragione io”.

Il presidente della società della fibra controllata da Enel e Cdp tuttavia rileva: “E’ una partita complessa, perché vi sono molti interlocutori ma anche perché le soluzioni saranno soggette al vaglio delle autorità di regolamentazione e questa è un’osservazione che qualche volta viene sottovalutata. Le soluzioni devono essere, quindi, valutate positivamente e convenienti per tutti”.

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