Per il mobile broadband serve il refarming degli 1.4 GHz

Plum Consulting invita i regolatori telecom a considerare la possibilità di riutilizzare i 40 Mhz di spettro disponibili per aumentare la capacità di downlink

Pubblicato il 29 Set 2011

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I regolatori telecom dovrebbero considerare l'autorizzazione al
refarming dello spettro nella banda degli 1.4-GHz per i servizi
mobili: la proposta arriva dalla direttrice di Plum Consulting,
Phillipa Marks, che ha parlato al Broadband World Forum di
Parigi.

"Esiste una marea di applicazioni legacy nella banda degli
1.4-GHz che per lo più sono rimaste 'inattive' negli
ultimi 30-40 anni”, ha affermato la Marks. Sfruttare questa banda
è necessario, ha detto, perché il solo refarming dello spettro
attualmente in uso da parte dei carrier mobili non sarà
sufficiente a soddisfare le future esigenze di capacità.

"L’attività di refarming per gli 1.4 GHz è di piccola
entità se paragonata a quasi ogni altra banda di frequenza”, ha
sostenuto la Marks, indicando come in vaste aree di Europa, Asia e
Africa esiste spettro 1.4-GHz che si può in teoria utilizzare.

La Marks ha detto che ci sono 40 MHz di spettro nella banda degli
1.4-GHz da dedicare alla banda larga mobile. La sua proposta è di
utilizzare questo spettro per fornire un downlink supplementare che
acceleri le velocità di download per gli utenti e allevi la
pressione sulle reti degli operatori.

La Marks ha ammesso che incorporare un’altra banda di frequenza
potrebbe causare problemi ai produttori di device (occorrerebbero
nuove antenne), ma ha fatto notare che il chipmaker Qualcomm ha
già assicurato che la proposta è facilmente attuabile.

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