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Prysmian dà il via all’aumento di capitale da 500 milioni

L’operazione legata all’acquisizione dell’americana General Cable. L’offerta in opzione prevede il diritto ai soci di sottoscrivere due nuove azioni per ogni 15 possedute a un prezzo di 15,31 euro ciascuna

Pubblicato il 02 Lug 2018

F. Me

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Aumento di capitale da 500 milioni per Prysmian: l’operazione è legata all’acquisto dell’americana General Cable. L’offerta in opzione prevede il diritto ai soci di sottoscrivere 2 nuove azioni per ogni 15 possedute a un prezzo di 15,31 euro ciascuna. L’operazione che ha preso il via oggi prevede la negoziazione dei diritti fino al 13 luglio prossimo e il loro esercizio fino al 19 luglio.

Lo scorso 6 giugno Prysmian aveva annunciato il completamento dell’acquisizione del gruppo Usa che è stato “delistato” da Wall Street a seguito di una offerta di 30 dollari per azione che valutava General Cable circa 3 miliardi di dollari.

Grazie a General Cable, Prysmian consoliderà la sua leadership nell’industria dei cavi. La società italiana punta ad aumentare la sua esposizione nei mercati del Nord America e dell’America Latina, a fronte di un consolidamento nel mercato europeo. Secondo le stime del gruppo guidato da Valerio Battista, la transazione potrebbe tradursi in un aumento del 10-12% degli utili per gli azionisti di Prysmian, già dopo il primo anno. Il nuovo gruppo sarà in grado di generare circa 150 milioni di euro in termini di sinergie di costo, entro cinque anni dal perfezionamento dell’operazione.

Prysmian ha acquistato tutte le azioni ordinarie in circolazione della concorrente statunitense, per un corrispettivo in denaro pari a 30 dollari per azione. Con il completamento dell’operazione, General Cable è divenuta una società a capitale privato e pertanto le sue azioni non sono più quotate presso il Nyse né presso altri mercati.

Il nuovo gruppo, nato dall’unione tra la prima e la quarta impresa del settore, avrà il quartier generale a Milano e potrà contare su 11 miliardi di fatturato, 112 stabilimenti in 50 Paesi, 30 mila dipendenti e 25 centri di ricerca e sviluppo dei prodotti. L’operazione consentirà alla società italiana di aumentare la sua esposizione nel continente americano, a fronte di un consolidamento nel mercato europeo. Il Nord America conterà per circa un terzo del fatturato del gruppo, che manterrà una sede americana a Highland Heights, nel Kentucky, con 23 stabilimenti e circa 5.800 dipendenti.

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