Radaelli: “Produttori italiani di Tv pronti al passaggio tecnologico”

Il presidente Anitec: “Dal primo luglio sul mercato soltanto apparecchi dotati di sintonizzatore DvbT2 e codifica Hevc. Non solo per ottemperare agli obblighi di legge. Ma anche per supportare il processo innovativo che sta investendo il settore della comunicazione”

Pubblicato il 08 Apr 2016

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“Il dibattito sullo sviluppo del digitale terrestre di seconda generazione e della tecnologia 5G pone l’accento sull’importanza di implementare parallelamente i più moderni standard radiotelevisivi e le infrastrutture di telecomunicazione che permetteranno tra l’altro di utilizzare le soluzioni IoT come base per lo sviluppo di business tradizionali e innovativi nei più diversi settori merceologici”. Lo dice Anitec (l’associazione Nazionale Industrie, informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo, cofondatrice di Confindustria Digitale).

“Al fine di fare ulteriore chiarezza rispetto al dibattito in corso e a recenti riprese a mezzo stampa – dichiara il presidente Cristiano Radaelli – riteniamo utile ribadire che tutte le aziende associate ad Anitec produttrici di tv e decoder a partire dal 1° luglio 2016 immetteranno sul mercato italiano solo prodotti conformi ai requisiti di legge, che prevedono la dotazione del sintonizzatore DVB-T2 e la codifica HEVC. Già da alcuni mesi buona parte dei televisori di gamma alta incorporano tali caratteristiche tecniche; i produttori di apparecchi tv, proprio in considerazione dell’imminente entrata in vigore degli obblighi di legge hanno da tempo investito nell’aggiornamento tecnologico dei propri prodotti e, dovendo diversificare la produzione per il mercato italiano, hanno fatto fronte a costi aggiuntivi per l’adeguamento dei processi progettuali e produttivi. Pertanto i produttori di apparecchi televisivi attivi in Italia sono pronti al passaggio tecnologico. Lo sforzo che le nostre aziende stanno compiendo non è solo volto ad ottemperare agli obblighi di legge, ma a portare avanti un processo innovativo che sta investendo il settore della comunicazione e che è a vantaggio di tutti i cittadini”.

Anitec condivide e supporta la proposta della Commissione Europea relativa all’uso della banda di frequenza 700MHz che indica il 2020 come termine per rendere disponibile la banda per i servizi mobili.

“Crediamo – conclude Radaelli – che la piena e tempestiva implementazione di questa decisione, in una data più prossima possibile al 2020, rappresenti strumento essenziale per il completo sviluppo, anche in Italia, dei nuovi modelli economici e sociali basati sul digitale”.

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