TELEVISIONE

Rai, con il nuovo canone 420 milioni in più l’anno. Milano evade più di Roma

Il focus di R&S Mediobanca: nel capoluogo lombardo non paga il 42% dei residenti, nella Capitale il 38%. A Ferrara i più corretti (17%), a Crotone la maglia nera (56%). Con l’importo in bolletta le irregolarità crolleranno dal 30,5% al 5%

Pubblicato il 22 Dic 2015

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A Milano il canone Rai è più evaso che a Roma. Nel capoluogo lombardo non paga il 42% dei residenti, mentre nella Capitale gli evasori sono il 38%. Con la nuova modalità di pagamento che prevede l’importo, ridimensionato a 100 euro, inserito nella bolletta elettrica, la tv di stato potrà contare su un’entrata aggiuntiva di 420 milioni di euro rispetto ai 1.596 milioni del 2014, e su un abbattimento dell’evasione dalla media attuale del 30,5% (quindi una famiglia su tre che non paga) al 5%.

Sono i dati che emergono dal Focus sul settore televisivo tra l 2010 e il 2015 pubblicato da Ricerche & Studi Mediobanca, secondo il quale il canone si paga più al Nord (con un tasso di evasione al 26%) che al Centro (29%) e al Sud (37%), con il picco di evasione media che si raggiunge nelle isole, dove tocca il 40%. Le province più virtuose sono Ferrara (17%), Rovigo (18%) e Bolzano (25%), le peggiori Crotone (56%), Napoli (55%) e Catania (53%).

Secondo il Focus la Rai ha il canone più basso fra i maggiori Paesi europei: nel 2014 è stato pari a 113,5 euro, contro i 133 in Francia, i 175,3 euro nel Regno Unito e i 215,8 euro in Germania. In rapporto al Pil pro-capite, il canone risulta più alto in Germania, più basso in Italia e Francia, intermedio nel Regno Unito. “Va comunque sottolineato – afferma il rapporto – che il tasso di evasione del canone in Italia ha il primato stimato del 30,5% nel 2014, mentre è di circa il 5% nel Regno Unito e praticamente assente in Francia e Germania (1%)”, dove il canone viene riscosso legandolo alla residenza.

“La valorizzazione dell’evasione del canone è stimata in 600 milioni di euro di mancato introito per la Rai – prosegue lo studio – immaginando una riduzione dell’evasione fino al livello registrato nel Regno Unito (5%), la Rai diventerebbe il primo gruppo per ricavi in Italia e, a livello europeo, si avvicinerebbe a France Télévisions, con circa 2,9 miliardi di fatturato” contro gli attuali 2,45. Il canone più basso rispetto alle altre emittenti pubbliche è per la Rai parzialmente compensato dalla pubblicità, che invece manca nella Bbc e nella Rtve (Spagna) ed è limitata per quantità e fasce orarie in Francia e Germania.

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