PIAZZA AFFARI

Rai Way debutta in Borsa il 19 novembre, Rossotto: “Interessati a torri Wind”

Presentando il collocamento il presidente guarda al futuro: “Potremmo partecipare a una cordata per rilevare gli asset della compagnia di Tlc”. E sul versante EiTowers dice: “L’integrazione avrebbe senso, è un discorso futuribile”

Pubblicato il 03 Nov 2014

A.S.

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Il debutto in Borsa per Rai Way, la società di infrastrutture di trasmissione e delle 2.300 torri della Tv di Stato, è fissato per il 19 novembre, mentre oggi è stato dato il via al collocamento. E per gli investitori si prospetta, secondo gli addetti ai lavori, un dividendo “consistente”, con nuove potenzialità di sviluppo come player indipendente della Rai in un settore che negli ultimi mesi sta registrando momenti di fermento.

L’offerta si rivolge per i 90% a investitori istituzionali, e per il 10% al mercato retail.

“E’ un’operazione diversa dalle altre, con margini di incertezza contenuti – sostiene Andrea Mayr, capo dell’investment banking di Banca Imi, coordinatore dell’offerta globale – la prudenza è d’obbligo ma all’apertura dei libri i segnali sono positivi”.

Sul mercato, secondo i piano del ceo Stefano Ciccotti e del presidente di Rai Way, Camillo Rossotto, finirà il 30,5% delle azioni della società, che diventerà il 34,9% in caso di adesione totale all’offerta ed esercizio greenshoe.

“Non è un momento facile per le matricole, ma abbiamo ritenuto che Rai Way avesse le caratteristiche di solidità e di forza nei ricavi tali da dare certezza agli investitori – afferma Rossotto presentando il collocamento – Per la sua storia di crescita ci attendiamo che l’interesse dell’estero sia molto alto, in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Non è una svendita ma un progetto di crescita, non è un’operazione finanziaria random, ma un progetto industriale”.

Il prezzo per azione è compreso tra i 2,95 e 3,5 euro, che porterebbe la valorizzazione complessiva fino a 952 milioni di euro. I vertici dell’azienda escludono di abbassare il range, e annunciano che i ricavi dalla quotazione serviranno “a nuovi potenziali investimenti sul prodotto”.

Dal 2011 a giugno 2014 gli investimenti cumulativi sono stati di circa 198 milioni, indirizzati all’innovazione, con Rai Way che, secondo il ceo Ciccotti, è oggi “il miglior network broadcasting in Italia”, capace di raggiungere il 99% della popolazione italiana. Così dopo la quotazione potrebbero sorgere “nuove opportunità sul broadcasting nazionale”, e la possibilità di “fornire servizi” agli operatori mobili: tra i clienti di Rai Way ci sono Telecom, Wind, Vodafone e 3 Italia. “Tutti – sottolinea Ciccotti – ci considerano strategici”.

Ma non è da tralasciare il fatto che sia in atto un processo di consolidamento delle torri dei vari player italiani, tra cui Ei Towers e Wind, che “non sarebbe cannibalizzante per noi, che invece – afferma Rossotto – avremmo spazio come operatori industriali”. Nel caso di Ei Towers, ha spiegato il ceo, un’integrazione “sarebbe uno scenario che in un Paese razionale avrebbe senso, è un discorso futuribile”.

“Siamo interessati alle torri di Wind ma ad operarle, non necessariamente a possederle, potremmo cioè eventualmente partecipare a una cordata per rilevarle”, ha detto ancora Rossotto; nel caso in cui le torri di Wind e Telecom Italia finissero sul mercato, “ci sarebbe spazio per noi come operatore industriale che fornisce servizi di manutenzione o contratti per altri siti”, ha detto.

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