L'AUDIZIONE ALLA CAMERA

Rete unica Tlc, Gubitosi: “Cruciale per dare connettività a tutti”

L’Ad di Tim: “Bisogna superare le divisioni e capire cosa serve al Paese. Non è economicamente conveniente mantenere due infrastrutture”

Pubblicato il 08 Apr 2020

gubitosi

Pensiamo che sia importante facilitare la transizione verso la rete unica per fornire connettività a tutti“. A dirlo l’Ad di Tim, Luigi Gubitosi, in audizione alla Camera sull’uso delle nuove tecnologie e della rete per contrastare l’emergenza epidemiologica da coronavirus.

“Credo che bisognerà – ha aggiunto Gubitosi – superare le divisioni, e mettere tutto a fattor comune e capire cosa serva di più al Paese”. Inoltre una duplicazione della rete di telecomunicazioni non ha senso.  “Che senso ha cercare di replicare una cosa del genere? – ha detto – Premesso che tutto il piano di Open Fiber non arriva a rifare quello che ha fatto Telecom e sarebbe comuqnue sottodimensionata, una seconda rete che parta oggi ha lo stesso senso che dire rifaccio i binari ferroviari”, ha detto Gubitosi. “È evidente che in un momento di crisi in cui vengono usati fondi pubblici perchè ci sono i soldi della Cassa – ha aggiunto l’Ad che si è detto d’accordo con l’intervento di Vito Gamberale per una rete unica di qualche giorno fa – credo ci sia l’imperativo sempre di usare bene i fondi pubblici ancora più morale che economico”.

Per il manager il nodo restano sempre le aree bianche dove cioé non c’è interesse del mercato a investire, che soffrono il ritardo di copertura: in queste zone “ci sarà un miglioramento, ma resta un’area problematica. Parlamento e governo devono fare un ragionamento per risolvere il problema”.

Gubitosi ha ricordato i 5mila cabinet autorizzati da Agcom nelle aree bianche, “1.600 arriveranno entro maggio”. Le aree nere, dove invece c’è interesse del mercato “sono tutte coperte, anzi ci sono duplicazioni e sovrapposizioni”. Nelle restanti aree grigie “la copertura in fttc (fibra fino all’armadio, ndr) è intorno al 95% e sarà’ completata entro i prossimi 18 mesi”.

Gubitosi ha focalizzato l’attenzione anche sulla tenuta della rete Tim con l’emergenza coronavirus: “ha retto bene, ci sembra che siamo arrivati al picco, ma se ci fossero altri incrementi sarebbero gestiti”.

Il manager ha poi sottolineato che “la crisi ha imposto un’accelerazione del Paese, questa accelerazione dovrebbe essere perseguita anche dopo l’uscita dall’attuale” fase “che ci auguriamo avvenga nel modo più veloce possibile”.

Quanto alla gestione dei dati per fermare l’epidemia “siamo a disposizione per qualunque cosa venga deciso dal Parlamento sui dati“.

Riguardo all’impatto della crisi nel settore tlc “non abbiamo ancora molti dati – ha sottolineato il manager – La crisi è iniziata da poco, ma avremo una caduta dei ricavi, visto che in questo periodo i negozi sono vuoti, ci sono pochissime vendite di cellulari o device, ci sono minori attivazioni, tutto è più complesso, ci sono inoltre ritardi di investimenti da parte dei clienti business Inoltre è in corso una caduta del traffico da roaming internazionale a causa della flessione dei flussi di persone estere”. In terzo luogo “ci aspettiamo ritardi di pagamenti da parte di piccole e medie imprese, molti sono chiusi o hanno difficoltà economiche”.

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